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08 Luglio 2025 - 08:25
La Spagna si appresta a rivoluzionare il proprio mercato del lavoro con una proposta di legge che mira a ridurre la settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore. Il disegno di legge, approvato dal governo, interessa circa 12,5 milioni di lavoratori del settore privato, coinvolgendo i comparti del commercio, manifattura, ospitalità e costruzioni.
La misura, pensata per migliorare la qualità della vita dei lavoratori, è stata presentata dalla ministra del Lavoro, Yolanda Díaz, che ha sottolineato come l’iniziativa abbia l’obiettivo di “modernizzare il lavoro e rendere le persone più felici”. Il governo si aspetta inoltre un aumento della produttività e una riduzione dell’assenteismo grazie a una migliore gestione del tempo di lavoro.
Negli ultimi anni la Spagna ha già sperimentato forme di settimana lavorativa ridotta, in particolare con il programma pilota di quattro giorni lanciato nella città di Valencia nel 2023, che ha coinvolto circa 360mila lavoratori. I risultati hanno evidenziato benefici tangibili, quali una riduzione dello stress, un miglioramento della salute mentale e una diminuzione delle emissioni inquinanti dovute a un minor traffico.
Nonostante il sostegno delle principali sigle sindacali, la proposta incontra resistenze soprattutto da parte delle associazioni imprenditoriali, preoccupate per gli effetti sulle piccole imprese e sull’occupazione. Inoltre, la maggioranza parlamentare non è assoluta e il governo dovrà negoziare con partiti più piccoli, come Junts, per garantire l’approvazione della legge.
Se il Parlamento darà il via libera, la riduzione della settimana lavorativa entrerà in vigore entro la fine del 2025, segnando un cambiamento significativo dopo l’ultima riduzione avvenuta nel 1983, quando la settimana passò da 48 a 40 ore.
La Spagna potrebbe così diventare uno dei primi paesi europei ad adottare una settimana lavorativa più corta come standard nazionale, ponendosi come esempio per altre nazioni interessate a riformare il lavoro in un’ottica di maggiore benessere e sostenibilità.
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