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Lo studio
08 Luglio 2025 - 15:05
I nonni, si sa, sono una vera salvezza per moltissime famiglie. Sempre pronti ad accompagnare i nipoti a scuola, a preparare il pranzo, a intervenire in caso d’emergenza, o anche solo a offrire una parola di conforto. In tante case italiane, il loro supporto è quotidiano e imprescindibile. Ma c'è una cosa su cui, a quanto pare, non riescono a fare miracoli: il rendimento scolastico.
Secondo uno studio condotto dalle Università di Bologna e Vienna – pubblicato sulla rivista Social Science Research – la presenza dei nonni, per quanto fondamentale nella gestione familiare, non incide in modo significativo sui voti dei nipoti. In altre parole: anche se i nonni sono coinvolti nella vita dei bambini e dei ragazzi (facendo da babysitter, aiutando economicamente o semplicemente essendo presenti), i risultati scolastici restano gli stessi.
Lo studio, firmato dalla ricercatrice italiana Francesca Zanasi (Università di Bologna) insieme alla sociologa Valeria Bordone (Università di Vienna), ha analizzato oltre 3.000 casi di bambine, bambini e adolescenti tra gli 8 e i 15 anni, sfruttando i dati del German Family Panel (Pairfam), una grande indagine che rappresenta la popolazione tedesca.
I ricercatori hanno considerato molti elementi: quanto tempo i nonni passano con i nipoti, se li aiutano economicamente, se vivono vicino o meno. Hanno persino preso in esame fattori come il livello di istruzione dei genitori, la loro professione e l’eventuale background migratorio. Eppure, il risultato è chiaro: il supporto dei nonni non è collegato a voti più alti a scuola. Questo non significa che il loro ruolo sia da sottovalutare, anzi: senza di loro, moltissime famiglie non riuscirebbero a far quadrare i conti tra lavoro, figli e impegni quotidiani. Ma per migliorare il rendimento scolastico, servono altri strumenti.
«Il nostro lavoro – spiega Francesca Zanasi – non vuole ridimensionare il ruolo dei nonni, che resta fondamentale. Piuttosto, invita a riflettere sul peso che dovrebbero avere scuola, istituzioni e politiche pubbliche nello sviluppo educativo dei più giovani». In pratica, la responsabilità di far crescere bambini e ragazzi motivati, preparati e sereni è di tutti, e non può ricadere solo sulla famiglia.
Il contesto in cui si inserisce questo studio è in continua evoluzione. La popolazione europea sta invecchiando, mentre cresce la partecipazione femminile al lavoro retribuito. Questo significa che, oggi più che mai, il supporto dei nonni è importante. Ma allo stesso tempo, servono investimenti seri nell’istruzione, nell’infanzia e nella genitorialità.
La ricerca ci ricorda che il rendimento scolastico è un tema complesso, influenzato da molti fattori: qualità dell’insegnamento, risorse scolastiche, ambiente familiare, stimoli culturali, benessere psicologico. Nessun nonno, per quanto super, può compensare le lacune del sistema educativo o la mancanza di politiche a sostegno dell’infanzia.
Insomma, i nonni sono preziosissimi e meritano tutto il nostro affetto e riconoscimento. Ma per far volare la pagella dei nostri figli e nipoti, serve un gioco di squadra tra famiglia, scuola e istituzioni.
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