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Escursioni
19 Luglio 2025 - 15:10
Sempre più persone segnalano incontri con le volpi lungo i sentieri italiani. Ma cosa c'è da sapere prima di partire per un trekking con la speranza di incrociare lo sguardo di questi animali affascinanti?
Incontrare una volpe durante un’escursione è un’esperienza che unisce sorpresa e poesia. Nonostante la loro fama di creature schive, stanno diventando una presenza più comune nei boschi e sulle montagne italiane, soprattutto dove non c’è attività venatoria. Soprattutto nei rifugi di alta quota, non è raro che le volpi si avvicinino in cerca di avanzi.
1. Parco Nazionale del Gran Paradiso – Valle d'Aosta/Piemonte
Sul percorso da Valnontey al Rifugio Sella, in particolare nella zona di Lauson, le volpi si fanno vedere con una certa frequenza. Tra primavera 2023 e aprile 2025, si sono contate circa 40 segnalazioni ufficiali. Non male, se pensiamo che vuol dire una ogni tre giorni in alta stagione.
2. Parco dello Stelvio – Lombardia/Trentino-Alto Adige
Nel vallone dei Forni, vicino al ghiacciaio, le fototrappole hanno immortalato 22 passaggi tra giugno 2024 e giugno 2025. Le volpi preferiscono la notte, quando i turisti sono ormai a valle.
3. Parco della Maremma – Toscana
Qui le volpi si muovono tra la macchia mediterranea e i sentieri sabbiosi tra Marina di Alberese e Cala di Forno. I ranger ne hanno segnalate oltre 50 in due anni, molte anche in pieno giorno.
4. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il sentiero della Camosciara è un vero e proprio "hotspot" per avvistare volpi. Così tanti i turisti hanno iniziato a dar loro da mangiare che il Parco ha dovuto lanciare appelli ufficiali per fermare questa pratica. Attenzione: non è solo sbagliata, ma anche pericolosa.
Incontrare una volpe può essere emozionante, ma serve rispetto. Ecco le regole base:
Non darle cibo, mai.
Resta calmo e mantieni la distanza.
Parla a bassa voce e indietreggia piano se si avvicina.
Non cercare di toccarla o seguirla.
Sapere che potresti incrociare una volpe rende la tua camminata più intensa. Ogni passo può portarti a un incontro speciale, unico, autentico. Una pausa in rifugio diventa l’occasione per guardarti intorno con occhi nuovi, attenti, rispettosi.
E se riuscirai a scattare una foto, sarà qualcosa di ben più prezioso di qualsiasi teleobiettivo da safari: sarà la testimonianza di un momento di armonia, qui, nella nostra natura.
L’importante è ricordare sempre: l’ospite sei tu.
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