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Cicloturismo

Pellegrini su due ruote: come Oropa accoglie la rivoluzione delle e-bike

Oropa accessibile a tutti: le e-bike aprono il pellegrinaggio alpino anche a famiglie e non allenati. Servizi innovativi e tradizione spirituale.

Pellegrini su due ruote: come Oropa accoglie la rivoluzione delle e-bike

Il Santuario di Oropa, uno dei luoghi mariani più importanti d'Europa, sta vivendo una rinascita inaspettata. Non solo come meta di pellegrinaggio tradizionale, ma come destinazione di un nuovo tipo di viaggiatore che ricerca spiritualità e natura con l'aiuto della tecnologia. Il Cammino di Oropa ha infatti registrato un aumento delle prenotazioni del 20% nell'estate 2025, numeri trainati in gran parte dall'arrivo delle biciclette elettriche.

Il Cammino di Oropa rappresenta un caso unico nel panorama dei cammini spirituali italiani. A differenza della Via Francigena o del Cammino di Santiago, che mantengono una dimensione prevalentemente pedonale, Oropa ha saputo adattarsi ai tempi moderni senza perdere la sua anima spirituale: infatti, i pellegrini, possono ora combinare il cammino a piedi con un ritorno in bicicletta elettrica, o viceversa. Un'organizzazione logistica che include noleggio e-bike, trasporto bagagli e assistenza tecnica in grado di trasformare l'esperienza da semplice pellegrinaggio a viaggio organizzato accessibile a tutti.

UN SANTUARIO CHE UNISCE TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Il Santuario di Oropa, dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO, non è nuovo alle innovazioni. La Madonna Nera di Oropa, venerata da secoli, continua infatti ad attirare fedeli da tutta Europa e, già da tempo, si era aperta al cicloturismo, accogliendo anche i pellegrini in cerca di un'esperienza spirituale diversa, meno contemplativa e più attiva. 

La vera rivoluzione è arrivata però con l'arrivo delle biciclette elettriche. I percorsi per raggiungere il santuario, che prima erano accessibili solo a ciclisti allenati, ora si aprono a chiunque abbia voglia di pedalare, indipendentemente dall'età o dalla preparazione fisica. L'assistenza elettrica livella le differenze, permettendo anche a gruppi eterogenei di viaggiare insieme nello spirito del pellegrinaggio.

Questo vero e proprio boom di richieste ha stimolato la nascita di una rete di operatori specializzati: circa trenta strutture ricettive si stanno infatti attrezzando per diventare "bike friendly". Per questo, stanno preparando tantissimi servizi specifici per i cicloturisti, tra cui depositi sicuri per le biciclette, officine per piccole riparazioni, colazioni rinforzate, lavanderie.

A coordinare questo sviluppo è la Fondazione BIellezza, in modo da evitare che la crescita avvenga in modo disordinato. L'obiettivo è mantenere l'autenticità dell'esperienza mentre si migliora la qualità dei servizi.

NON SOLO OROPA: I TURISTI RISCOPRONO IL BIELLESE
Il successo del Cammino sta portando alla luce anche le ricchezze del territorio biellese, spesso oscurate dalla fama del Santuario. I pellegrini-ciclisti scoprono borghi medievali, antiche vie della transumanza, architetture industriali del distretto tessile, musei e siti culturali che raccontano secoli di storia alpina.

Il Tracciolino, una delle strade panoramiche più belle dell'arco alpino, sta diventando tappa fissa per chi sceglie l'esperienza combinata. Gli itinerari di Woolscape - Le strade della lana collegano invece in modo narrativo paesaggi produttivi, arte e memoria locale, creando un racconto che va oltre la dimensione spirituale.

Il successo porta con sé anche delle sfide. Come mantenere l'autenticità dell'esperienza spirituale mentre cresce il numero dei partecipanti? Come preservare l'equilibrio tra dimensione sacra e commerciale? Come evitare che il Santuario di Oropa diventi una semplice attrazione turistica?

La risposta sembra stare nella qualità dell'accoglienza e nell'educazione dei visitatori. Non tutti cercano la stessa cosa, ma tutti possono trovare nel Cammino di Oropa una dimensione che va oltre il semplice cicloturismo. In un'epoca di turismo veloce e superficiale, Oropa, inoltre, propone il contrario: rallentare, pedalare, fermarsi, riflettere. E i numeri in crescita dimostrano che questa proposta intercetta un bisogno reale di un pubblico sempre più ampio.

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