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SALUTE & PREVENZIONE
10 Agosto 2025 - 19:15
Basta un pomeriggio al mare senza la giusta protezione perché una piacevole abbronzatura si trasformi in un incubo fatto di bruciore, pelle arrossata e notti insonni. L'eritema solare non è solo un fastidio passeggero: può lasciare cicatrici invisibili che, nel tempo, aumentano il rischio di tumori cutanei. E non serve vivere in località tropicali per esserne colpiti: è sufficiente sottovalutare il sole di agosto, soprattutto nelle ore più calde.
L'eritema solare è il risultato di una sovraesposizione ai raggi ultravioletti, in particolare quelli UVB con lunghezza d'onda compresa tra 280 e 320 nanometri. Queste radiazioni penetrano negli strati superficiali della pelle, provocando un aumento del flusso sanguigno nelle aree colpite e il rilascio di sostanze infiammatorie come citochine e istamina. Il risultato è un mix di rossore, calore, gonfiore e dolore che può rendere insopportabile anche il contatto con i vestiti.
Il rischio è maggiore per chi ha un fototipo chiaro, quindi carnagione, capelli e occhi molto chiari. La probabilità di sviluppare l'infiammazione aumenta anche quando ci si espone nelle ore centrali della giornata, tra le 10 e le 16, o in ambienti che riflettono i raggi solari, come spiagge, piscine e zone innevate. Bambini e anziani restano le categorie più vulnerabili.
I primi segnali compaiono in genere entro le prime ventiquattro ore dall'esposizione: la pelle diventa arrossata e calda, prude e brucia, spesso si presenta secca e tirata. Nei casi più gravi si formano bolle e vescicole, con gonfiore visibile.
Quando l'ustione è estesa, i sintomi possono diventare sistemici: febbre, mal di testa, vertigini e stanchezza diffusa. Le complicanze immediate comprendono infezioni cutanee e irritazioni diffuse. Quelle a lungo termine, invece, sono ancora più insidiose: l'eritema favorisce l'invecchiamento precoce della pelle e aumenta il rischio di sviluppare melanoma e altri tumori cutanei.
Quando l'eritema è lieve, è possibile intervenire con soluzioni naturali che aiutano ad attenuare dolore e infiammazione. Gli impacchi di acqua e amido, utilizzando anche fettine di patata, rinfrescano e calmano la pelle. Il gel di aloe vera regala sollievo immediato al bruciore, mentre le creme a base di arnica o calendula restituiscono morbidezza e idratazione. Gli oli essenziali di calendula, menta o eucalipto favoriscono la rigenerazione cutanea e riducono il rischio di sovrainfezioni. Anche l'amamelide e la camomilla, utilizzate come infusi raffreddati da applicare più volte al giorno, aiutano a sgonfiare e lenire la pelle irritata.
Per tenere lontano l’eritema solare serve innanzitutto una buona crema protettiva, con un fattore alto, stesa più volte durante la giornata. Aiuta anche scegliere le ore giuste per stare al sole, evitando quelle centrali, e lasciare che la pelle si abitui poco alla volta, iniziando con esposizioni brevi.
Anche l'alimentazione gioca un ruolo: una dieta ricca di vitamina A, C ed E contribuisce a rafforzare le difese cutanee e a migliorare la resistenza della pelle agli agenti esterni.
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