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allerta caldo
15 Agosto 2025 - 09:25
Oggi ben 16 città italiane sono state segnalate con il “bollino rosso” per l’allerta caldo. Un numero che colpisce e che coinvolge in particolare il Centro-Nord e la regione Lazio, includendo: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Ma cosa significa esattamente questo “bollino rosso”? E perché è importante?
Il bollino rosso non è un’indicazione meteorologica generica, ma rappresenta il massimo livello di rischio sanitario legato al caldo estivo. È una classificazione ufficiale, definita dal Ministero della Salute attraverso un sistema sviluppato appositamente per prevenire gli effetti delle ondate di calore sulla salute umana. Dal 2004, il Ministero coordina il Sistema Nazionale di Prevenzione e Allarme per le ondate di calore, operativo in 27 città italiane scelte tra i capoluoghi di regione e i comuni con più di 250.000 abitanti. Questo sistema viene gestito dal Centro di Competenza Nazionale della Protezione Civile, che elabora bollettini giornalieri specifici per ogni città, basandosi sui dati forniti dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare.
I livelli di rischio previsti sono quattro, ciascuno associato a un colore:
Bollino verde (livello 0): nessun rischio per la popolazione.
Bollino giallo (livello 1): fase di pre-allerta, con possibile arrivo di un’ondata di calore.
Bollino arancione (livello 2): rischio concreto per le categorie più vulnerabili (anziani, bambini, donne incinte, malati cronici, lavoratori all’aperto).
Bollino rosso (livello 3): ondata di calore intensa e prolungata, con rischio per tutta la popolazione, anche per chi non rientra nei gruppi a rischio.
Secondo il Ministero della Salute, il bollino rosso viene assegnato solo quando le condizioni meteo particolarmente critiche durano almeno tre giorni consecutivi e sono in grado di causare effetti sulla salute anche in soggetti sani.
Il sistema di allerta utilizzato è il Heat Health Warning Watch System, che prende in considerazione non solo le temperature reali e percepite, ma anche le caratteristiche del territorio, i trend climatici locali e i dati relativi alla mortalità urbana. Ciò significa che, a parità di temperatura, il rischio sanitario può variare: una stessa ondata di calore può avere effetti diversi a Bolzano rispetto a Reggio Calabria.
Ogni bollettino include previsioni a 24, 48 e 72 ore, e viene trasmesso non solo ai cittadini tramite il sito ufficiale del Ministero, ma anche alla Protezione Civile e ai Comuni, che hanno il compito di informare le strutture sanitarie e attivare eventuali misure di prevenzione locale. Questa rete di monitoraggio, attualmente attiva in diverse città, come Torino, Bologna, Firenze, Milano, Roma (e tante altre) è fondamentale per rispondere con prontezza alle emergenze climatiche estive.
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