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Salute mentale

Attacchi di panico: cosa sono, come riconoscerli e cosa fare quando arrivano

Dalla tachicardia alla paura di impazzire: sintomi e strategie per affrontare un fenomeno sempre più diffuso

Attacchi di panico: cosa sono, come riconoscerli e cosa fare quando arrivano

Un attacco di panico può colpire all’improvviso, anche mentre si sta svolgendo un’azione apparentemente banale come leggere una mail o fare la spesa. Secondo le stime, circa un uomo su venti sperimenta almeno un episodio nel corso della vita, mentre i sintomi legati al panico – come respiro corto, nausea o battito accelerato – sono molto più comuni di quanto si creda. Riconoscerli è il primo passo per gestirli.

Cosa succede durante un attacco di panico

Il cervello interpreta una situazione ordinaria come minacciosa e attiva in modo sproporzionato il sistema nervoso autonomo: parte così la reazione “attacco o fuga”. Viene scaricata adrenalina, il cuore accelera, il respiro si fa corto, compaiono tremori o calore improvviso. Questa risposta, utile in passato per difenderci dai pericoli, oggi può essere innescata da fattori quotidiani: uno stress lavorativo, un litigio, un pensiero ricorrente. Un attacco di panico si manifesta con almeno quattro dei seguenti sintomi, che raggiungono il picco nel giro di pochi minuti:

  • Palpitazioni o tachicardia

  • Sudorazione intensa

  • Tremori

  • Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria

  • Dolore al petto

  • Nausea o disturbi gastrointestinali

  • Vertigini o sensazione di svenimento

  • Formicolii o intorpidimento

  • Vampate o brividi

  • Sensazione di irrealtà

  • Paura di impazzire, morire o perdere il controllo

Proprio per la loro intensità, in molti pensano di avere un infarto o una grave emergenza medica. È quindi fondamentale escludere prima cause organiche, soprattutto di tipo cardiaco.

Di solito un episodio dura tra i 5 e i 20 minuti, anche se la percezione può farlo sembrare infinito. L’adrenalina resta in circolo pochi minuti, mentre il cortisolo può mantenere alta la tensione per ore. Se gli attacchi diventano frequenti e portano a evitare luoghi o situazioni per timore che si ripetano, si parla di disturbo di panico, per il quale è opportuno rivolgersi a uno specialista della salute mentale.

  • Respirazione quadrata: inspira 4 secondi, trattieni 4, espira 4, trattieni 4; aiuta a calmare il sistema nervoso.

  • Radicamento: concentrati su ciò che ti circonda (colori, oggetti, suoni) per riportare la mente al presente.

  • Allontanati dallo stress: fai una breve pausa, esci all’aria aperta, cambia ambiente.

  • Muoviti: una camminata veloce o qualche passo aiutano a smaltire l’adrenalina in eccesso.

Un corretto stile di vita può ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi. Fare attività fisica regolare, dormire bene, alimentarsi in modo equilibrato e ridurre l’assunzione di caffeina o alcol sono accorgimenti che aiutano a contenere l’ansia. Rimedi naturali o tecniche di rilassamento possono essere utili, ma sempre come supporto al percorso medico e psicologico.

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