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Salute mentale
18 Agosto 2025 - 21:30
Un attacco di panico può colpire all’improvviso, anche mentre si sta svolgendo un’azione apparentemente banale come leggere una mail o fare la spesa. Secondo le stime, circa un uomo su venti sperimenta almeno un episodio nel corso della vita, mentre i sintomi legati al panico – come respiro corto, nausea o battito accelerato – sono molto più comuni di quanto si creda. Riconoscerli è il primo passo per gestirli.
Il cervello interpreta una situazione ordinaria come minacciosa e attiva in modo sproporzionato il sistema nervoso autonomo: parte così la reazione “attacco o fuga”. Viene scaricata adrenalina, il cuore accelera, il respiro si fa corto, compaiono tremori o calore improvviso. Questa risposta, utile in passato per difenderci dai pericoli, oggi può essere innescata da fattori quotidiani: uno stress lavorativo, un litigio, un pensiero ricorrente. Un attacco di panico si manifesta con almeno quattro dei seguenti sintomi, che raggiungono il picco nel giro di pochi minuti:
Palpitazioni o tachicardia
Sudorazione intensa
Tremori
Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria
Dolore al petto
Nausea o disturbi gastrointestinali
Vertigini o sensazione di svenimento
Formicolii o intorpidimento
Vampate o brividi
Sensazione di irrealtà
Paura di impazzire, morire o perdere il controllo
Proprio per la loro intensità, in molti pensano di avere un infarto o una grave emergenza medica. È quindi fondamentale escludere prima cause organiche, soprattutto di tipo cardiaco.
Di solito un episodio dura tra i 5 e i 20 minuti, anche se la percezione può farlo sembrare infinito. L’adrenalina resta in circolo pochi minuti, mentre il cortisolo può mantenere alta la tensione per ore. Se gli attacchi diventano frequenti e portano a evitare luoghi o situazioni per timore che si ripetano, si parla di disturbo di panico, per il quale è opportuno rivolgersi a uno specialista della salute mentale.
Respirazione quadrata: inspira 4 secondi, trattieni 4, espira 4, trattieni 4; aiuta a calmare il sistema nervoso.
Radicamento: concentrati su ciò che ti circonda (colori, oggetti, suoni) per riportare la mente al presente.
Allontanati dallo stress: fai una breve pausa, esci all’aria aperta, cambia ambiente.
Muoviti: una camminata veloce o qualche passo aiutano a smaltire l’adrenalina in eccesso.
Un corretto stile di vita può ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi. Fare attività fisica regolare, dormire bene, alimentarsi in modo equilibrato e ridurre l’assunzione di caffeina o alcol sono accorgimenti che aiutano a contenere l’ansia. Rimedi naturali o tecniche di rilassamento possono essere utili, ma sempre come supporto al percorso medico e psicologico.
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