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Bellezze piemontesi
18 Agosto 2025 - 23:35
Nelle acque cristalline del lago Maggiore, a soli 400 metri dalla costa piemontese di Stresa, emerge una delle meraviglie più straordinarie d'Italia: l'Isola Bella. Questo piccolo gioiello di 320 metri per 180 racconta una storia che sa di favola, quella di un semplice scoglio di pescatori trasformato in un capolavoro architettonico che ha ospitato imperatori, ispirato poeti e continua a incantare visitatori da tutto il mondo.
UN AMORE CHE TRASFORMA LA PIETRA
Fino al 1632, l'attuale Isola Bella era poco più di uno scoglio abitato da un modesto villaggio di pescatori del lago Maggiore. Due semplici chiese dedicate a San Vittore e San Rocco rappresentavano gli unici edifici di rilievo su questo fazzoletto di terra piemontese che sembrava destinato all'oblio.
Fu l'amore a cambiare tutto. Carlo III Borromeo ebbe un'idea rivoluzionaria: trasformare quel modesto scoglio in un palazzo dedicato alla sua amata moglie Isabella D'Adda. Da lei prese il nome "Isola Bella", un omaggio romantico che attraversa i secoli e ancora oggi scalda il cuore di chi la visita.
L'architetto milanese Angelo Crivelli fu incaricato di trasformare questa visione in realtà, ma la peste interruppe i lavori, lasciando il progetto incompiuto. Sarà Vitaliano VI Borromeo a riprendere il testimone con una visione ancora più grandiosa: non solo un palazzo, ma un centro di cultura e mondanità capace di ospitare l'aristocrazia europea.
Il progetto più visionario consisteva nel trasformare l'intera isola in una nave immaginaria: il palazzo rappresentava la prua, mentre i giardini terrazzati formavano la poppa. Un'idea di straordinaria poesia che rendeva l'Isola Bella una nave ammiraglia della raffinatezza europea che "navigava" sul lago Maggiore portando con sé bellezza, arte e cultura. L'architetto Carlo Fontana e lo scultore Giuseppe Vismara diedero forma a questa visione, creando un insieme armonico che ancora oggi lascia senza fiato chiunque si avvicini alle sponde piemontesi del Verbano.
QUANDO LA GRANDE STORIA APPRODA SULL'ISOLA
L'Isola Bella non è stata solo rifugio per romantici, ma teatro della grande storia. Napoleone Bonaparte e Giuseppina di Beauharnais vi soggiornarono, lasciando un segno indelebile. La camera imperiale, ancora visitabile e arredata in perfetto stile Impero, testimonia il passaggio dell'imperatore sulle rive piemontesi del lago Maggiore. Un aneddoto curioso racconta che Giuseppina, conquistata dalla bellezza del luogo, tentò di acquistare l'isola. Il rifiuto dei Borromeo la costrinse a ripiegare sulla Villa d'Este del lago di Como.
Nel 1935, l'Isola Bella divenne palcoscenico della politica internazionale ospitando la Conferenza di Stresa. Mussolini, Pierre Laval e MacDonald si riunirono nel salone grande del palazzo per discutere l'equilibrio europeo di fronte alla crescente minaccia tedesca.
UN MUSEO GALLEGGIANTE SUL LAGO MAGGIORE
Entrare nel Palazzo Borromeo significa attraversare cinque secoli di arte italiana. Le sale ospitano capolavori di maestri come Cerano, Francesco del Cairo, Luca Giordano e Salvator Rosa. La vera meraviglia è la galleria degli arazzi, dove sei imponenti manufatti fiamminghi del XVI secolo, realizzati in seta e oro, raccontano storie mitologiche con il liocorno, simbolo eterno della famiglia Borromeo.
Nelle viscere del palazzo si nasconde un mondo fatato: le grotte del piano inferiore, decorate con conchiglie, pietre preziose e mosaici che creano un'atmosfera surreale. Questi ambienti colpirono profondamente Stendhal, che dedicò loro pagine memorabili nei suoi scritti di viaggio sul Piemonte.
Se il palazzo è un capolavoro architettonico, i giardini all'italiana sono pura poesia fatta di verde e pietra. Terrazzati su dieci livelli, si innalzano per 37 metri dalle acque del lago Maggiore creando un effetto scenografico che toglie il fiato a ogni visitatore. I giardini, inoltre, rappresentano un vero teatro naturale dove piante esotiche, statue allegoriche e giochi prospettici si fondono in equilibrio perfetto. L'anfiteatro che corona il tutto ospitava un tempo spettacoli e concerti privati, trasformando l'isola in un palcoscenico galleggiante sulle acque piemontesi.
L'Isola Bella custodisce anche ricchezze naturalistiche poco conosciute. Ospita una delle poche colonie italiane del pipistrello Myotis capaccinii, specie protetta che testimonia come questo ecosistema del lago Maggiore riesca a coniugare perfettamente intervento umano e biodiversità.
VISITARE L'ISOLA BELLA: UN'ESPERIENZA DA VIVERE
Raggiungere l'Isola Bella è già parte dell'esperienza magica. I battelli che partono da Stresa, Baveno, Verbania e dagli altri porti del lago Maggiore offrono un approccio graduale alla meraviglia, permettendo di ammirare l'isola che si avvicina lentamente come in una sequenza cinematografica.
L'isola è aperta al pubblico da primavera ad autunno, quando i giardini sono nel loro massimo splendore. Ogni stagione offre una prospettiva diversa su questo gioiello del Piemonte: la primavera con le fioriture, l'estate con il verde rigoglioso, l'autunno con i colori caldi che si riflettono nelle acque del lago.
L'Isola Bella non è un museo statico, ma un organismo vivente che continua a evolversi. La famiglia Borromeo, ancora oggi proprietaria, mantiene vivo questo patrimonio del Piemonte con cure costanti e restauri che rispettano lo spirito originale del luogo. Parte dell'arcipelago delle Isole Borromee insieme all'Isola Madre, all'Isola dei Pescatori, all'Isolino di San Giovanni e allo Scoglio della Malghera, l'Isola Bella forma un mosaico di bellezza che rende il lago Maggiore unico al mondo.
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