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ALIMENTAZIONE
20 Agosto 2025 - 10:50
Le bevande dietetiche e i prodotti alimentari "light" sono spesso presentati come alternative salutari, ma la loro aurea di innocuità sta svanendo. Il dolcificante eritritolo, un tempo considerato una scelta sicura, è ora al centro di un dibattito scientifico dopo che una nuova ricerca ha sollevato dubbi sul suo potenziale impatto sulla salute.
Un recente studio condotto dall'Università del Colorado a Boulder ha messo in discussione la sicurezza dell'eritritolo, un dolcificante ampiamente diffuso in prodotti a basso contenuto calorico. La ricerca ha esposto cellule cerebrali umane a dosi di eritritolo simili a quelle che si trovano in una bibita dietetica, osservando modifiche cellulari preoccupanti che potrebbero essere correlate a un aumento del rischio di ictus. I ricercatori hanno riscontrato, tra le altre cose, una riduzione della produzione di t-PA, una proteina essenziale per sciogliere i coaguli di sangue, e un incremento di composti tossici per i tessuti cerebrali.
Questa indagine non è un caso isolato. Già nel 2023, uno studio della Cleveland Clinic aveva collegato il consumo di eritritolo a un maggiore rischio di eventi cardiovascolari come infarti e ictus, oltre che a una mortalità precoce. Altre ricerche avevano già evidenziato la capacità di questo dolcificante di stimolare le piastrine, favorendo così la formazione di coaguli.
L'eritritolo è un poliolo, un alcol dello zucchero, che viene prodotto a livello industriale dalla fermentazione del mais. È spesso identificato in etichetta con il nome eritritolo o con la sigla E968. Anche se il corpo lo assorbe solo parzialmente, eliminando la maggior parte attraverso le urine, una porzione potrebbe accumularsi nel tempo.
Il professor Rolando Bolognino, biologo nutrizionista e docente universitario, ha spiegato che, pur non avendo un impatto sulla glicemia e sulle calorie come il saccarosio, l'eritritolo non è privo di controindicazioni. Può infatti causare disturbi gastrointestinali e, se usato in modo eccessivo, può alterare il senso di sazietà e rafforzare la dipendenza dal sapore dolce.
Bolognino ha inoltre sottolineato che i prodotti etichettati come "senza zucchero" o "zero" non sono necessariamente esenti da dolcificanti. Per questo, consiglia una lettura attenta delle etichette e, in generale, di rieducare il palato riducendo il consumo di alimenti ultra-processati a favore di sapori più naturali.
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