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Turismo
21 Agosto 2025 - 14:50
Foto di repertorio
A Venezia i traghetti del Canal Grande, pensati come collegamento rapido per i residenti, sono diventati un’attrazione turistica alternativa alle gondole tradizionali. Con un costo di soli 2 euro a corsa, i visitatori li utilizzano come “giri romantici low cost”, trasformando un servizio pubblico in un surrogato economico delle gondole, che hanno tariffe ben più alte: circa 90 euro per mezz’ora durante il giorno.
La popolarità crescente ha però creato disagi alla popolazione locale. Alle fermate, come quella di San Tomà, si registrano lunghe code che rallentano gli spostamenti quotidiani dei veneziani. Alcuni residenti propongono soluzioni drastiche: gratuità per chi vive in città, tariffe maggiorate per i turisti o addirittura la rimozione delle fermate dalle mappe di Google.
Il dibattito divide anche le istituzioni. La consigliera comunale Cecilia Tonon suggerisce di introdurre limiti simili a quelli adottati a Barcellona per il Park Güell, mentre i gondolieri temono che restrizioni troppo severe possano ridurre le loro entrate. Maurizio Galli, capo gondoliere del traghetto, insiste sul fatto che il servizio debba rimanere uno strumento di trasporto e non un’alternativa economica alla gondola.
Con l’imminente Mostra del Cinema e l’arrivo di migliaia di visitatori, la questione si fa urgente.
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