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Le sanzioni
26 Agosto 2025 - 21:25
Il turismo è una risorsa fondamentale per l’economia europea, ma al tempo stesso può trasformarsi in un problema per chi abita nelle zone più frequentate. Rumori, schiamazzi, rifiuti abbandonati e danni a monumenti hanno spinto governi locali e nazionali ad adottare la linea dura. Sempre più Paesi stanno introducendo regole rigide e multe salate per i turisti che non rispettano le norme.
Ogni anno milioni di persone si spostano in Europa per vacanze brevi o soggiorni più lunghi. Una massa che, soprattutto in estate, mette a dura prova città e località costiere. I Comuni hanno iniziato a rispondere con codici di condotta e ordinanze mirate a ridurre i comportamenti dannosi.
Portogallo: in diverse città vietato passeggiare in costume lontano dalle spiagge, con multe fino a 1.500 euro. Ad Albufeira introdotto un codice che vieta nudità in pubblico, abbandono dei carrelli della spesa e atti di vandalismo.
Spagna: a Maiorca e Ibiza l’alcol per strada può costare fino a 3.000 euro. A Malaga una campagna di sensibilizzazione ha introdotto dieci regole base, dal corretto smaltimento dei rifiuti al rispetto del silenzio notturno, con sanzioni fino a 750 euro.
Francia: divieto assoluto di fumo in spiagge pubbliche e parchi giochi, con controlli severi.
Grecia: vietata la raccolta di cozze e altri frutti di mare senza autorizzazione, pena 1.000 euro di multa.
Turchia: multe anche a bordo degli aerei, come dimostra il caso recente di un passeggero sanzionato per aver tolto la cintura di sicurezza prima del permesso ufficiale.
Anche l’Italia si muove nella stessa direzione. Le Cinque Terre, uno dei luoghi più visitati al mondo, hanno introdotto restrizioni e multe più severe contro chi danneggia i sentieri o non rispetta l’ambiente. E altre località stanno seguendo l’esempio, puntando a un turismo più sostenibile e rispettoso.
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