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Origini nostrane
26 Agosto 2025 - 23:30
Ogni estate milioni di turisti scoprono l’Italia tra arte, paesaggi e cucina, ma pochi si soffermano a riflettere sull’origine del nome del nostro Paese. Un interrogativo antico, che attraversa i secoli tra mito, linguistica e politica, e che riporta alle radici più profonde dell’identità nazionale.
Le fonti classiche e gli studi moderni indicano due principali ipotesi. La prima è quella del re Italo, sovrano leggendario che avrebbe regnato sugli Enotri, popolazione dell’attuale Calabria meridionale. La sua figura carismatica avrebbe dato il nome prima a un popolo, poi a un territorio. Una teoria suggestiva, ma che lascia aperta la questione sull’origine del nome “Italo” stesso.
La seconda ipotesi, più solida dal punto di vista linguistico, lega il termine a vitulus (vitello in latino), viteliu in osco e vitlu in umbro. Il riferimento al vitello – animale sacro, simbolo di fertilità e prosperità – si spiegherebbe con l’importanza dell’allevamento nell’antica Calabria e con il valore totemico attribuito ai bovini. Questa spiegazione, più concreta, gode oggi di ampio consenso tra gli studiosi.
In origine “Italia” designava soltanto una piccola area della Calabria. Dal V secolo a.C. il nome si estese progressivamente: prima fino al fiume Lao e a Metaponto, poi fino alla Campania. Con l’avanzata di Roma, il termine assunse un significato sempre più ampio: nel III secolo a.C. indicava già tutta la penisola a sud dell’Arno e dell’Esino.
La svolta arrivò nel 42 a.C., quando Ottaviano Augusto stabilì che “Italia” comprendesse l’intero territorio dalla Alpi allo Stretto di Messina. Fu una decisione politica e simbolica, che unificava popoli diversi sotto una sola denominazione. Più tardi, con le riforme di Diocleziano, il concetto si allargò anche alle isole: Sicilia, Sardegna e Corsica.
Da un piccolo lembo di terra calabrese a denominazione dell’intera penisola, “Italia” è il nome di una lunga espansione territoriale e culturale. Porta con sé il peso di miti, simboli e scelte politiche, raccontando una storia di identità condivisa che ancora oggi accompagna il nostro Paese.
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