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Kinder, il segreto del successo è anche nell'ingrediente che non ti aspetti

Il segreto nascosto da quasi sessant'anni che rende unico il suo cioccolato

Kinder, il segreto del successo è anche nell'ingrediente che non ti aspetti

Il marchio Kinder, nato in Italia nel 1968 e di proprietà della Ferrero, è oggi uno dei brand più riconoscibili al mondo nel settore dolciario. Pensato inizialmente per i più piccoli – non a caso il nome deriva dalla parola tedesca Kinder, ovvero “bambini” – ha saputo reinventarsi nel tempo, passando dal primo Kinder Cioccolato fino alle linee più recenti, come i gelati ispirati alle merendine.

Se il successo è legato a innovazione, marketing e alla varietà dei prodotti (dai Bueno ai Schoko Bons, dalle merendine Colazione Più fino al celebre Kinder Sorpresa), c’è però un dettaglio meno noto che contribuisce a rendere unico il suo sapore: il sale.

A svelarlo è stato il maestro pasticcere ed esperto di cioccolato Ernst Knam. In un’intervista ha raccontato: «Il cioccolato Kinder piace tanto ai bambini perché è salato. Contiene sale. Se lo lasciate sciogliere sotto la lingua noterete un retrogusto salato». Una scelta tutt’altro che casuale: il sale agisce infatti da esaltatore di sapidità, rendendo il gusto complessivo più intenso ed equilibrato.

Le confezioni lo confermano. Una barretta di Kinder Cioccolato contiene 0,039 g di sale, mentre un Kinder Sorpresa arriva a 0,065 g su 20 grammi di prodotto. Ancora più alti i valori delle merendine: il Kinder Colazione Più ha 0,08 g di sale, i Kinder Kornetti toccano 0,25 g su 42 grammi.

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