Cerca

La scoperta

Esiste una seconda luna della Terra? Tra leggende, teorie e quasi-satelliti

Ecco cosa dice la scienza sui possibili compagni del nostro satellite più famoso

Esiste una seconda luna della Terra? Tra leggende, teorie e quasi-satelliti

La risposta è semplice: la Terra ha un solo satellite naturale, la Luna, fondamentale per le maree e per la stabilità dell’asse terrestre. Ma nei secoli non sono mancate ipotesi e suggestioni sull’esistenza di altri corpi celesti che ci orbitano accanto.

Nel 1846 l’astronomo francese Frédéric Petit sostenne di aver individuato una seconda luna, osservando la traiettoria di una meteora. Piccola e rapidissima, sarebbe stata in grado di completare un’orbita in meno di tre ore. La comunità scientifica non gli credette, ma l’idea divenne popolare grazie a Jules Verne, che la inserì nei suoi romanzi. In realtà, probabilmente si trattava di un satellite effimero, cioè un piccolo asteroide catturato temporaneamente dalla gravità terrestre prima di cadere o essere espulso nello spazio.

La possibilità di un satellite della Luna, ossia un corpo che orbiti attorno al nostro satellite, è invece molto remota: le perturbazioni gravitazionali renderebbero instabile qualsiasi orbita. Solo in teoria potrebbero esistere satelliti troiani, in equilibrio nei punti di Lagrange del sistema Terra-Luna, ma finora non ne sono stati osservati, se non sotto forma di nubi di polvere (note come nubi di Kordylewski).

Più concreto è invece il fenomeno dei quasi-satelliti: asteroidi che non orbitano intorno alla Terra, bensì al Sole, ma con un periodo simile al nostro, rimanendo per anni in prossimità del pianeta. Attualmente se ne conoscono sette, tra cui 469219 Kamo’oalewa, che sarà al centro della missione cinese Tianwen-2, prevista per il 2026, con l’obiettivo di raccogliere campioni da riportare a Terra.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.