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Vacanze prolungate

La famosa azienda sperimenta la settimana corta: 20 giorni di riposo extra per i dipendenti

Dal 2026 un intero sito produttivo lavorerà su 4 giorni a settimana senza riduzione di stipendio

La famosa azienda sperimenta la settimana corta: 20 giorni di riposo extra per i dipendenti

Il rientro dalle ferie sarà meno amaro per i dipendenti di EssilorLuxottica. L’azienda, leader mondiale nel settore dell’occhialeria, ha siglato un nuovo accordo con i sindacati di categoria (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil) che introduce la settimana lavorativa corta in uno stabilimento produttivo a partire da gennaio 2026.

La novità garantisce ai lavoratori 20 giornate di riposo aggiuntive all’anno, generalmente il venerdì, senza alcuna decurtazione dello stipendio. In pratica, per 20 settimane il calendario sarà organizzato su quattro giorni lavorativi anziché cinque, trasformando i weekend in una pausa lunga tre giorni. L’iniziativa risponde a un duplice obiettivo: migliorare la qualità della vita dei dipendenti e rendere la fabbrica più efficiente. Secondo Luxottica, la riduzione dell’orario favorisce concentrazione e produttività, alleggerisce la routine e ottimizza i processi. A beneficiarne sarà anche l’ambiente, grazie a un calo dei consumi energetici.

L’accordo ha una ricaduta importante anche sul piano occupazionale. Le parti sottolineano che la settimana corta non deve essere interpretata come rischio di perdita di produttività, ma come strumento per rafforzare la competitività e quindi la stabilità dei posti di lavoro. I sindacati parlano di una “garanzia di continuità produttiva e occupazionale negli stabilimenti italiani”, in un settore dove qualità e artigianalità restano centrali.

Il nuovo modello organizzativo sarà accompagnato da una revisione dei sistemi di incentivazione: il premio di risultato annuale terrà maggior conto dell’eccellenza produttiva e delle performance individuali, coinvolgendo maggiormente i lavoratori nei successi aziendali. Un capitolo rilevante riguarda inoltre la stabilizzazione dei contratti a termine: l’intesa prevede percorsi di trasformazione a tempo indeterminato, soprattutto nelle nuove linee produttive dedicate ai dispositivi wearable, settore su cui il gruppo punta con decisione.

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