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Sanzioni

Patente comprata, scatta la truffa: fino a 8 anni di carcere per chi paga e per chi rilascia

Guidare con una patente falsa significa rischiare accuse di corruzione o uso di atto falso, oltre a pesanti conseguenze in caso di incidente

Patente comprata, scatta la truffa: fino a 8 anni di carcere per chi paga e per chi rilascia

La patente di guida è un’autorizzazione amministrativa che si ottiene solo rispettando le regole: requisiti psico-fisici, conoscenze del Codice della strada e superamento delle prove teoriche e pratiche. Eppure, nonostante i controlli, gli scandali sulle cosiddette patenti facili continuano a emergere. Si tratta di documenti ottenuti illegalmente, senza sostenere gli esami previsti, in cambio di denaro.

Una patente falsa può essere rilasciata da funzionari compiacenti o da veri e propri falsari. Nel primo caso scatta il reato di corruzione: chi paga e chi accetta la somma rischiano la reclusione da 3 a 8 anni, secondo l’articolo 318 del Codice penale. Nel secondo caso, chi utilizza il documento contraffatto risponde di uso di atto falso, punito con una pena che va da 8 mesi a 4 anni.

Le conseguenze non si fermano qui. Guidare con una patente comprata significa non solo commettere un reato, ma anche esporre sé stessi e gli altri a gravi pericoli. In caso di incidente, infatti, la patente falsa può aggravare le responsabilità penali per reati come lesioni o omicidio stradale.

L’unico caso in cui l’acquirente può evitare le sanzioni è quello della buona fede: se riesce a dimostrare di essere stato truffato e di aver creduto di ottenere un documento legittimo. Ma si tratta di eccezioni rare. In definitiva, comprare la patente non è scorciatoia, ma un rischio altissimo: tra condanne penali, perdita della credibilità e conseguenze devastanti in caso di sinistri.

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