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Asti, al Teatro Alfieri arriva Molière: “Il medico per forza” tra risate, satira e attualità

Sabato 4 ottobre in scena la celebre commedia con la regia di Lillo Agrò: uno sguardo ironico sulle debolezze umane e sul confronto tra sanità pubblica e privata

Asti, al Teatro Alfieri arriva Molière: “Il medico per forza” tra risate, satira e attualità

Un classico che non conosce tempo, pronto a far sorridere e riflettere il pubblico astigiano. Sabato 4 ottobre, alle ore 21, il Teatro Alfieri ospiterà Il medico per forza di Molière, in una nuova versione curata dal regista Lillo Agrò. La commedia, scritta nel 1666 e tra le più rappresentate al mondo, si presenta con una veste attuale, capace di dialogare con il presente senza perdere la forza satirica originale.

Al centro della trama c’è Sganarello, un taglialegna pigro e ubriacone che, per beffa della moglie Martina, si ritrova improvvisamente a vestire i panni di un medico. Da qui prende il via una catena di equivoci che Molière utilizza per smascherare ipocrisie e debolezze umane. Il regista Agrò ha scelto di aggiornare la vicenda, portandola a confrontarsi con le dinamiche di oggi: la contrapposizione tra sanità pubblica e privata, le ombre di un sistema che non sempre mette al centro i bisogni dei cittadini, la corsa al guadagno che spesso prevale sulla responsabilità etica. Una rilettura che non appesantisce, ma amplifica la freschezza della satira, rendendola vicina al pubblico contemporaneo.

Lo spettacolo, pur mantenendo i toni leggeri della commedia, non scade mai nella comicità facile: l’umorismo è garbato, l’ironia sottile, la caricatura sempre affilata. Accanto a Sganarello e agli altri personaggi maschili, spiccano tre figure femminili che danno profondità alla narrazione. Martina, che trasforma il marito in medico per vendicarsi delle sue violenze, scopre che il cambio di ruolo non coincide con una vera emancipazione. Lucinda, figlia del ricco Geronte, si finge malata pur di sfuggire a un matrimonio combinato e poter sposare l’uomo che ama, ottenendo però la libertà solo quando la scelta paterna si allinea con interessi economici. Giacomina, balia intelligente e brillante, resta confinata nel ruolo imposto dalla sua condizione sociale. Tre donne che, pur nate dalla penna di Molière quasi quattro secoli fa, continuano a parlare con sorprendente attualità.

Il risultato è uno spettacolo che mescola risate, riflessione e un pizzico di amara verità. Il biglietto ha un costo di 13 euro e può essere acquistato presso la biglietteria del teatro. Per informazioni è possibile contattare il numero 349/2566051.

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