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17 Ottobre 2025 - 18:05
In Giappone l’influenza è arrivata con largo anticipo, anticipando di oltre un mese la normale stagione epidemica. Le autorità sanitarie hanno dichiarato ufficialmente lo stato di epidemia dopo aver registrato più di 6.000 casi confermati e la chiusura temporanea di numerosi istituti scolastici.
Secondo i dati diffusi il 10 ottobre, i contagi hanno superato quota 6.013, un livello ben superiore alla soglia di attenzione prevista in questo periodo dell’anno. Normalmente, in Giappone l’influenza si diffonde tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, ma quest’anno il virus ha cominciato a circolare già a settembre, con una rapidità che ha sorpreso gli esperti.
Oltre cento scuole sono state costrette a sospendere le lezioni, mentre quasi la metà dei 287 pazienti ricoverati a settembre ha meno di 14 anni: i bambini risultano quindi i più vulnerabili. Gli specialisti segnalano inoltre che l’aumento dei casi è iniziato con cinque settimane di anticipo rispetto alla media storica, un fenomeno senza precedenti.
Il principale responsabile di questa ondata è il ceppo di influenza A H3N2, già dominante durante l’inverno appena concluso in Australia e Nuova Zelanda. Secondo gli epidemiologi, la circolazione anticipata del virus è legata a più fattori: l’incremento dei viaggi internazionali, che favorisce la diffusione dei virus respiratori, e gli effetti del cambiamento climatico, che stanno modificando i modelli stagionali di diffusione delle infezioni.
A influire c’è anche la ridotta immunità della popolazione, soprattutto tra bambini e anziani, dopo gli anni di minore esposizione ai virus dovuta alle misure anti-Covid.
Situazione simile in Malesia, dove il medesimo ceppo H3N2 ha colpito migliaia di studenti, causando la chiusura di diverse scuole. Secondo il ministero della Salute malese, nella seconda settimana di ottobre sono stati segnalati 97 focolai attivi, in forte aumento rispetto ai 14 della settimana precedente. La maggior parte dei casi riguarda scuole e asili.
«Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza maturata durante la pandemia di COVID-19», ha dichiarato Mohd Azam Ahmad, direttore generale del ministero della Salute. «Le scuole sono state invitate a rafforzare le misure preventive, promuovendo l’uso delle mascherine e limitando le attività di gruppo».
L’attuale diffusione precoce dell’H3N2 in Asia rappresenta un campanello d’allarme anche per i Paesi dell’emisfero nord, dove si avvicina la stagione invernale. Gli esperti temono che l’ondata possa espandersi verso l’Europa, rendendo l’influenza 2025-2026 particolarmente intensa e anticipata.
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