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Scienza
18 Ottobre 2025 - 19:00
Foto di repertorio
Il cervello degli uomini tende a restringersi più rapidamente di quello delle donne. A rivelarlo è un ampio studio internazionale guidato dall’Università di Oslo, che ha analizzato circa 13.000 risonanze magnetiche di oltre 4.700 persone di età compresa tra i 17 e i 95 anni, provenienti da 14 gruppi di ricerca sparsi nel mondo. L’obiettivo era comprendere come il cervello cambi con l’avanzare dell’età nei due sessi.
I ricercatori, coordinati dalla professoressa Anne Ravndal del Centro per i Cambiamenti nel Cervello e nella Cognizione, hanno scoperto che negli uomini il declino dello spessore corticale è più marcato in diverse regioni, tra cui il cuneo, il paraippocampale, il fusiforme e il postcentrale. Quest’ultima area, legata al tatto, alla percezione del dolore e all’orientamento spaziale, si ridurrebbe ogni anno del 2% negli uomini, contro l’1,2% nelle donne.
Nella popolazione maschile è stata inoltre osservata una maggiore perdita di volume nelle aree sottocorticali, come pallido, accumbens, caudato e putamen, mentre nelle donne il declino è più visibile nel solco temporale e si accompagna a una maggiore espansione ventricolare in età avanzata. Sorprendentemente, però, non sono emerse differenze significative nell’ippocampo, la regione chiave coinvolta nella memoria e nel morbo di Alzheimer.
Il risultato più interessante è che, pur avendo un cervello che invecchia più lentamente, le donne presentano una maggiore incidenza di demenza, in particolare di Alzheimer. Secondo i ricercatori, la differenza di volume cerebrale tra i sessi non spiegherebbe quindi da sola l’elevato numero di diagnosi femminili, suggerendo che altri fattori — genetici, ormonali o ambientali — potrebbero avere un ruolo determinante.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oggi la demenza colpisca 60 milioni di persone nel mondo, un numero destinato a triplicare entro il 2050. Lo studio, pubblicato su PNAS con il titolo “Sex differences in healthy brain aging are unlikely to explain higher Alzheimer’s disease prevalence in women”, apre nuove strade per comprendere come genere e invecchiamento influenzino la struttura cerebrale e il rischio di declino cognitivo.
Un recente lavoro della Washington University di St. Louis ha inoltre mostrato che, dal punto di vista metabolico, il cervello femminile è tre anni più giovane rispetto a quello maschile della stessa età. Un ulteriore indizio che la mente delle donne invecchia diversamente, ma non necessariamente con meno rischi.
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