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Nightlife italiana

Le città italiane che non dormono mai: la movida fa girare 2 miliardi e conquista anche gli over 60

Quasi tutti i giovani escono la sera, 1 su 3 va in discoteca e d’estate si spende di più: così la vita notturna diventa un affare economico e sociale da record

Le città italiane che non dormono mai: la movida fa girare 2 miliardi e conquista anche gli over 60

La notte italiana continua a essere un motore economico e sociale di grande rilievo. Secondo il nuovo rapporto del Censis, intitolato “Il futuro del popolo della notte” e presentato oggi a Firenze durante un convegno promosso da Silb-Fipe Confcommercio, il comparto della nightlife ha generato nel 2024 un valore complessivo di 2 miliardi di euro, suddivisi tra 500 milioni di ricavi diretti e 1,5 miliardi di indotto.

Il report mostra come oltre un italiano su tre frequenti discoteche, club e locali notturni, contribuendo a un totale di 34 milioni di presenze e più di 200.000 eventi organizzati in tutto il territorio nazionale.

L’88,7% degli italiani partecipa ad attività serali per svago e intrattenimento; il 38,8% lo fa per ballare, e uno su tre considera la discoteca il principale luogo di aggregazione.
La propensione alla vita notturna attraversa tutte le generazioni: il 99,2% dei giovani esce regolarmente la sera, ma anche la maggioranza degli adulti e oltre due terzi degli over 65 ammettono di dedicare tempo alla socialità serale.

Il periodo estivo resta il momento clou della movida: circa il 40% della spesa annuale del settore si concentra tra giugno e settembre.
La sicurezza rimane però un tema centrale: il 95,8% dei genitori chiede controlli costanti nei locali, mentre oltre nove su dieci considerano i club abusivi un rischio concreto per i giovani e per la collettività.

Le abitudini di svago cambiano e con esse anche i luoghi del divertimento. Il 74,2% dei frequentatori alterna la discoteca ad altre forme di intrattenimento, come club, live club, festival e stabilimenti balneari. Solo il 24,6% predilige location diverse e appena l’1,2% resta fedele esclusivamente alla discoteca.

Secondo Chiara Ryan, ricercatrice del Censis, “le discoteche dispongono ancora di un potenziale enorme, ma per distinguersi devono valorizzare la loro unicità: quell’esperienza immersiva fatta di luci, musica e relazioni che continua a rappresentarne l’anima più autentica”.

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