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fedez e l’addio alla ferragni

«Eravamo mondi diversi destinati a tornare lontani»

Fedez rompe il silenzio sul naufragio del matrimonio con Chiara Ferragni, le divergenze con il mondo della moda e la storia parallela con Angelica Montini

«Eravamo mondi diversi destinati a tornare lontani»

Chiara Ferragni

Una confessione sotto forma di romanzo. Tutto questo emerge da “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”, nuova autobiografia di Fedez da poco in tutte le librerie. Per lui, il modo di chiarire molti aspetti della sua vita recente che fino a oggi non erano mai emersi.

A cominciare dal naufragio del suo matrimonio con Chiara Ferragni dopo sei anni dal sì e due figli: «Non ho mai veramente discusso con Chiara del perché è finita. Dal suo punto di vista, sono io il cattivo e, per un verso, non posso non essere d’accordo». In realtà, impossibile andare avanti: «Eravamo mondi diversi destinati a tornare lontani. Le nostre differenze emergevano come iceberg pronti a far affondare la nave. Faccio un esempio: durante il matrimonio ho subito, per osmosi, le frequentazioni di mia moglie. Avevo accettato passivamente di stare a quel tipo di pensiero lì, di accettare l’architetto superfancy di Milano, quello della moda iperinserito e un’altra serie di figure insopportabili. Una confezione bellissima. Ma dentro, per me, puzzavano tutti di marcio». La sua cura? L’indifferenza: «Oggi, se partecipo a una cena, parlo con le persone, sono - più o meno - normale. All’epoca, invece, passavo il tempo incollato al cellulare, senza nemmeno guardarli in faccia. Li trovavo noiosi, presuntuosi senza motivo. Dopo sette anni a sentire gossip sul mondo della moda davvero non ne potevo più».

Ma c’è spazio anche per l’altro suo amore, Angelica Montini. Fedez/Federico Lucia non nega la storia parallela, ma chiarisce: «Ho incontrato Angelica poco prima di sposarmi con Chiara. Era un sentimento forte, sì, qualcosa che ti prende il petto e ti fa sanguinare. Ma non è vero che l’ho chiamata cinque minuti prima di mettere l’anello». E così si è trovato tra due fuochi: «Da una parte c’era la vita come la casa del Mulino Bianco. La perfezione impacchettata. C’era Chiara. Ma dall’altra parte c’era un’altra storia. C’era Angelica. Il sentimento per Chiara era reale. Quello per Angelica era diverso. Con Chiara volevo costruire. Con lei volevo sognare».

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