Harry è diventato uno Yankee
mentre Andrea ora va in esilio

«Archie e Lilibet sanno solo che aiuto le altre persone». Si racconta così, al podcast “Hasan Minhaj Doesn’t Know”, il principe Harry spiegando quella che è la sua nuova vita americana ormai da qualche anno. Surf compreso, perché chi abita sulle colline attorno a Los Angeles sente forte il richiamo del mare anche se lui è uomo di terra. Un aiuto che con le sue fondazioni, come “The Parents’ Network” (associazione che sostiene le famiglie colpite dai danni della tecnologia) è fattivo e concreto. Ma ancora una volta conferma di non voler prendere la cittadinanza americana, perché ormai è un cittadino del mondo. Come stanno per diventare le uniche due cugine alle quali è rimasto veramente legato, le principesse di York. Beatrice, 37 anni, ed Eugenia, 35, sono entrambe figlie del principe Andrea e di Sarah Ferguson. Proprio per questo, travolte della scandalo che ha visto coinvolto il padre e di riflesso anche la madre, hanno lasciato temporaneamente il Regno Unito anche se nessuna delle due ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Ma ormai il dado è tratto. Buckingham Palace ha annunciato ufficialmente che il principe Andrea perderà il suo titolo reale e lascerà la residenza del Royal Lodge, spostandosi in una proprietà privata della tenuta di Sandringham, nel Norfolk, come ha rivelato la BBC. «Il principe Andrea sarà ora conosciuto come Andrew Mountbatten Windsor. Sua Maestà (che per inciso è anche suo fratello, ndr) ha oggi avviato un processo formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea. Queste misure sono ritenute necessarie, nonostante continui a negare le accuse a suo carico. Le loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la massima solidarietà sono stati e continueranno a essere rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di qualsiasi forma di abuso», si legge in una nota ufficiale. Adesso Andrea rischia un procedimento per abusi sessuali, corruzione e cattiva condotta di una carica pubblica anche perché il gruppo anti-monarchico Republic sta valutando con gli avvocati se procedere.

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