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Libri
20 Novembre 2025 - 16:45
Shein, noto colosso cinese dell’e-commerce e simbolo del fast fashion a basso costo, fa il suo ingresso nel settore dei libri di seconda mano. L’azienda ha stretto una collaborazione con Alibris, storica piattaforma statunitense specializzata nella vendita di libri usati, portando così oltre 100.000 titoli sul marketplace americano di Shein, dai manuali scolastici ai testi universitari. La scelta appare paradossale: un marchio associato alla produzione veloce e all’iperconsumo si affaccia a un mercato fondato sul riuso e sull’economia circolare.
L’operazione coincide con l’inizio della stagione natalizia e risponde a una crescente domanda di lettura tra gli utenti della piattaforma. Secondo un’indagine interna su 11.000 adulti statunitensi, un terzo legge regolarmente, quotidianamente o settimanalmente. Per Shein, questo fenomeno segnala un possibile «ritorno all’analogico», spinto soprattutto dai giovani della Gen Z, target principale dell’azienda.
George Chang, general manager di Shein Marketplace negli Stati Uniti, sottolinea: «Non è una moda, è uno stile di vita». Tuttavia, la mossa solleva interrogativi: può un brand costruito sull’iperconsumo sviluppare un rapporto duraturo con il libro? Oppure si tratta di una semplice strategia per ampliare l’offerta, aumentare il traffico e migliorare la percezione del brand attraverso un prodotto con valore simbolico?
L’iniziativa si inserisce nella filosofia del marketplace di Shein, attivo negli Stati Uniti dal 2023 e aperto ai venditori terzi. Nel settore «Books & Magazines», oltre ad Alibris, sono presenti altri rivenditori, dimostrando una volontà di espansione simile a quella di altri giganti dell’e-commerce.
Per Shein, i libri offrono un vantaggio strategico: alimentano gli algoritmi di raccomandazione grazie a un catalogo ampio e diversificato. Tuttavia, il mercato dell’usato presenta margini contenuti e richiede gestione logistica e infrastrutturale. Collaborare con Alibris permette di testare il settore senza assumersi direttamente tutti i rischi. Resta da capire se si tratta di una scommessa a medio termine o di un tassello di una strategia di crescita continua, dentro la contraddizione intrinseca tra la lentezza dei libri usati e la velocità del fast fashion.
Fondata nel 1997, Alibris gestisce oggi un catalogo di 150 milioni di referenze tra libri usati, rari e fuori catalogo, collaborando con catene come Barnes & Noble e Waterstones. Rob Lambert, VP Global Sales & Marketing, commenta: «Siamo felici di avvicinare il nostro catalogo a un pubblico giovane di lettori Gen Z e Millennial». La presenza di una filiale britannica apre inoltre scenari di espansione in altri mercati anglofoni.
Accanto a generi popolari tra i giovani, come fantasy e romance, Shein propone anche testi scolastici e universitari, rispondendo a un’esigenza concreta: ridurre i costi elevati dei materiali didattici. L’usato diventa così uno strumento utile per studenti e studentesse, insieme al prestito e alla rivendita tra privati. Tuttavia, la domanda resta: come si concilia la logica del libro usato, basata sulla durabilità e sul valore nel tempo, con un brand nato per la rapidità e la produzione massiva?
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