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truffe
19 Novembre 2025 - 15:30
Foto d'archivio
Il conto alla rovescia per il Black Friday è iniziato, ma insieme alla corsa alle occasioni cresce anche l’ansia per le truffe online. A dirlo è una ricerca di Revolut su un campione di mille persone: il 12% degli intervistati è già stato truffato, con perdite fino a mille euro, mentre il 57% teme di cadere in un raggiro, pur non essendoci mai finito.
La fiducia nelle proprie capacità digitali, infatti, è tutt’altro che alta: solo il 7% si sente davvero sicuro di riconoscere un sito falso o una frode sui social. La preoccupazione cresce nelle fasce più mature: tra i 55-64enni, il 20% ammette di non sentirsi affatto in grado di individuare una truffa. Ma non va molto meglio ai più giovani: il 25% della Gen Z confessa di non essere sempre pronto a evitare gli inganni online.
Eppure, qualcosa sta cambiando. Gli italiani fanno più attenzione agli acquisti sul web:
– il 62% compra solo da siti o app considerati affidabili;
– il 37% evita di cliccare link arrivati via email o pubblicità social;
– il 27% controlla l’URL del sito prima di pagare.
Quando si tratta di cercare le migliori offerte, più della metà (51%) si affida direttamente ai siti dei rivenditori. I social attirano soprattutto i più giovani: il 38% della Gen Z guarda con interesse alle pubblicità su Instagram, TikTok e Facebook, mentre Gen X e Baby Boomer puntano su canali più tradizionali. Gli influencer? Solo il 3% li considera una fonte affidabile.
Ma la prudenza non basta mai, soprattutto durante il Black Friday, quando anche le truffe “si mettono in saldo”. I raggiri più comuni includono siti fasulli identici agli originali, pensati per rubare non solo soldi ma anche dati personali e codici delle carte. Per evitarli, il primo passo è verificare con attenzione l’URL.
Altro segnale d’allarme: prezzi troppo bassi su prodotti costosi. Spesso gli acquirenti ricevono merce contraffatta o, peggio, non ricevono nulla. Utile anche cercare recensioni online per capire se il venditore è affidabile.
Attenzione massima, poi, ai negozi improvvisati sui social: pagine nate da poco, con recensioni sospette e offerte irresistibili, che spariscono dopo pochi giorni. Lo stesso vale per i falsi messaggi di spedizione e le email di phishing, sempre più frequenti durante le festività: meglio tracciare i pacchi solo dai siti ufficiali e non cliccare link dubbi. La regola d’oro resta sempre la stessa: se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è.
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