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Gossip & Dintorni

Cacciati compagno e agente
Nuova vita per la bella Rocìo

Voci di un presunto amore con Stefano De Martino: smentite e riflessioni di Rocío Muñoz Morales

Cacciati compagno e agenteNuova vita per  la bella Rocìo

Rocìo Muñoz Morales

La saggezza popolare dice che quando qualcuno ti nomina, fischiano le orecchie. In quelle di Rocío Muñoz Morales probabilmente negli ultimi giorni è stato un concerto di campane, perché in fondo non si parla d’altro. Solo che la sua storia con Stefano De Martino al momento non ha nessuna base di fondamento.

A sdoganarla è stato il settimanale “Diva e Donna” parlando apertamente di un amore segreto e che va avanti da tempo. In effetti non è nemmeno la prima volta. Già la scorsa primavera, quando erano emerse fortissime le prime voci di una crisi insanabile con Raoul Bova qualcuno aveva parlato di un rapporto speciale con il conduttore napoletano. Discorso rilanciato successivamente anche dall’esperto di gossip Gabriele Parpiglia e consolidato dal fatto che Rocío ha cambiato agente affidandosi al potente Beppe Caschetto (lo stesso di De Martino).

Ora chi le sta vicino ha fatto sapere al direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, che non c’è nulla di vero in questa storia. Lei intanto però ha parlato alla rivista “Oggi” descrivendo il suo attuale momento simile a quello che racconta nel suo ultimo libro, la storia di una psicologa sposata e madre di una figlia. La sua vita cambia quando il marito le confessa di essersi innamorato di un uomo.

«Non è vero che si capisce subito. Un tradimento, intendo. So che c’è chi dice che una moglie lo sa, lo sente. Devi sentirlo, altrimenti che moglie sei? Non è vero che chi ci è dentro sa che la sua storia sta per finire. Non c’è modo di prevedere l’attimo in cui le cose di colpo non hanno più senso, quello in cui ciò che esisteva prima smette di esistere. Io la forza l’ho trovata nelle mie figlie. Ero spaventata perché per me è importante essere per loro un bell’esempio al femminile. Quando qualcosa si rompe, la prima cosa che arrivano sono i sensi di colpa. “Cosa ho sbagliato? Cosa potevo fare meglio?” Soffrivo perché le mie figlie avrebbero subito le conseguenze di un mio fallimento. E invece la forza l’ho trovata nei loro occhi. ‘Mamma, va tutto bene perché ci sei tu, siamo fortunate a essere noi tre’.»

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