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Cucina
16 Dicembre 2025 - 15:30
Un nuovo dibattito sulla cucina italiana è esploso dopo le parole del critico gastronomico britannico Giles Coren, riportate dal quotidiano The Times con il titolo: “Il cibo italiano è una truffa: proteggiamo la nostra raffinata cucina inglese”. L’attacco riguarda in particolare la reinterpretazione della celebre pasta cacio e pepe con l’aggiunta di panna, considerata dal critico un falso piatto italiano.
A rispondere è Claudio Pica, presidente dell’Accademia Italiana della Pasta e della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, nonché vicepresidente nazionale:
“Nel Regno Unito sembrano non aver digerito il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. La cacio e pepe con panna, spacciata per autentica, è la vera truffa. I ristoratori italiani non ci stanno: il nostro patrimonio Unesco va rispettato. Invitiamo Sua Maestà Carlo III a Roma per assaporare un piatto tradizionale autentico.”
Pica sottolinea anche l’importanza della tutela, formazione e promozione dei prodotti simbolo dell’agroalimentare italiano. È in questo contesto che nasce l’Accademia della Pasta, progetto dedicato a:
preservare e diffondere la cultura gastronomica italiana;
valorizzare prodotti tipici, ricette originali e tecniche tradizionali;
connettere produttori, mulini, chef, scuole e ricercatori;
formare nuove generazioni tramite istituti alberghieri e percorsi specializzati.
L’Accademia rappresenta quindi un polo nazionale di eccellenza per la pasta, unendo artigianalità e innovazione, qualità e sostenibilità.
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