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18 Dicembre 2025 - 18:16
Il Libro dell’Anno Treccani 2025, appena pubblicato, dedica ampio spazio ai cambiamenti della lingua italiana attraverso una sezione speciale intitolata Le parole dell’anno. Al suo interno trovano posto termini nuovi o rilanciati dall’uso comune, capaci di raccontare un periodo attraversato da conflitti, trasformazioni tecnologiche, tensioni politiche e fenomeni culturali che hanno inciso profondamente anche sul linguaggio.
Tra i vocaboli selezionati spiccano espressioni come tornanza, droga degli zombie, affidopoli, pro-Pal, occhi spaccanti e ingiocabile, quest’ultima diventata un omaggio sportivo a Jannik Sinner. Un insieme di parole che restituisce l’immagine di una società in rapida evoluzione.
Una parte significativa dei neologismi del 2025 nasce dal dibattito politico e dagli eventi di cronaca. Il termine pro-Pal identifica chi sostiene la causa palestinese, mentre Brandmauer, di origine tedesca, descrive la strategia di isolamento delle forze politiche di estrema destra. A questi si affianca sumud, parola che racchiude concetti come resilienza, resistenza e solidarietà, centrali nell’identità culturale palestinese.
La realtà italiana contribuisce con espressioni come affidopoli, usata per indicare presunti scandali legati all’assegnazione diretta degli appalti, e maranza, oggi riferita a giovani appartenenti a gruppi di strada rumorosi e provocatori. Emergono inoltre termini legati alle emergenze sociali e ambientali, come rifugio climatico, o alla cronaca nera e sanitaria, come droga degli zombie, definizione giornalistica dell’uso illegale del Fentanyl.
Il mondo digitale continua a generare nuovo lessico. Nel 2025 si affermano espressioni come allucinazione dell’intelligenza artificiale, che indica la produzione di informazioni errate da parte dei sistemi di IA, e nudificazione, termine che denuncia la creazione illegale di immagini di nudo artificiali, spesso ai danni delle donne.
Altri vocaboli raccontano il potere concentrato delle grandi aziende tecnologiche, come broligarchia, o descrivono oggetti simbolici dell’era contemporanea, come il metatelefono, un finto smartphone trasparente usato come provocazione culturale. Anche l’economia lascia il segno con parole quali bullismo economico, controdazio e cryptogate, legate a pratiche aggressive, ritorsioni commerciali e scandali nel settore delle criptovalute.
Accanto ai termini più impegnati, trovano spazio parole nate dall’ironia e dalla cultura popolare. La qualunque, resa celebre dal personaggio di Antonio Albanese, viene ormai utilizzata per indicare affermazioni prive di senso o fatte a sproposito. Romantasy definisce invece un genere narrativo in forte ascesa, che unisce storie d’amore intense e ambientazioni fantasy.
Curiosa anche la diffusione di occhi spaccanti, espressione entrata nell’uso comune per descrivere uno sguardo particolarmente magnetico. A chiudere l’elenco, lo sport: ingiocabile diventa l’aggettivo simbolo di un atleta o di una squadra talmente superiore da risultare imbattibile, incarnato nel 2025 dalle imprese di Jannik Sinner.
Come spiegano i linguisti dell’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, questi neologismi rappresentano una fotografia fedele del 2025, ma non tutti sono destinati a entrare stabilmente nei dizionari. Il compito dell’Istituto è segnalare i termini più significativi dell’anno; sarà l’uso nel tempo a stabilire quali resteranno.
Il Libro dell’Anno Treccani 2025 ripercorre così dodici mesi segnati da tensioni belliche, crisi economiche e cambiamenti politici, senza dimenticare eventi culturali e sportivi capaci di unire il Paese. Un racconto corale che, attraverso le parole, restituisce la complessità di un presente in continua trasformazione.
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