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Furti
23 Dicembre 2025 - 11:10
Con l’arrivo delle festività natalizie cresce il numero di italiani che si allontanano da casa per viaggi, visite ai parenti o brevi periodi di vacanza. Un momento di pausa e convivialità che, però, coincide anche con un aumento dei rischi per la sicurezza delle abitazioni, spesso lasciate incustodite per giorni o anche solo per alcune ore.
A fotografare la situazione è la 4ª edizione dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla Sicurezza della casa, realizzata insieme al servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. L’indagine analizza l’andamento dei furti in abitazione durante l’anno e il modo in cui le famiglie italiane affrontano il tema della protezione domestica.
Secondo i dati più recenti, nel corso del 2024 in Italia sono stati denunciati 155.590 furti in abitazione. Un numero significativo, che tende a crescere nei mesi immediatamente precedenti e successivi al Natale. A novembre 2024 si registrano, infatti, 19.931 furti, mentre a dicembre il dato scende leggermente ma resta elevato con 18.393 casi. A gennaio 2025 le denunce sono state 14.059. Un andamento che gli esperti collegano a fattori stagionali, come la maggiore mobilità delle persone e la riduzione delle ore di luce durante l’inverno.
L’Osservatorio evidenzia, inoltre, un elemento chiave: nella maggior parte dei casi, le abitazioni colpite erano vuote. Il 72,6% dei furti avviene, infatti, in assenza degli occupanti, a dimostrazione che non sono solo le lunghe vacanze a rappresentare un rischio, ma anche brevi uscite quotidiane. Quando le abitudini degli inquilini sono prevedibili, i ladri tendono a colpire, soprattutto durante il giorno e nelle prime ore della sera.
Nel dettaglio, nel 2024 il 31,7% dei furti è stato commesso tra le 14:00 e le 19:59, mentre il 20% tra le 7:00 e le 13:59. Le fasce serali e notturne risultano meno interessate: solo il 10,5% dei casi si verifica tra le 20:00 e le 23:59 e il 9,7% tra mezzanotte e le 6:59.
Per quanto riguarda le modalità di accesso, quasi la metà dei ladri entra da finestre o portefinestre (46,4%), seguite dalla porta d’ingresso principale (33,7%) e dalle porte secondarie (14,6%). Dati che confermano l’importanza di una protezione adeguata non solo delle porte, ma anche degli accessi laterali e posteriori dell’abitazione.
Il quadro che emerge dall’Osservatorio mette in evidenza come il periodo natalizio, oltre a essere sinonimo di festa e relax, rappresenti anche un momento critico sul fronte della sicurezza domestica. Una maggiore consapevolezza dei rischi e l’adozione di misure preventive possono fare la differenza nel ridurre le occasioni per i furti, soprattutto nei mesi in cui le case restano più spesso vuote.
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