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Tradizione e creatività per un formaggio che conquista ogni tavola
03 Dicembre 2024 - 15:04
Il tomino: un simbolo della tradizione casearia piemontese
Tra le eccellenze gastronomiche italiane, il tomino occupa un posto speciale. Questo formaggio fresco, dalla consistenza morbida e dal sapore delicato, è il frutto della tradizione casearia piemontese, una regione rinomata per la qualità delle sue produzioni. Originario di un territorio ricco di pascoli e latte di alta qualità, il tomino non è solo un piacere per il palato, ma anche un elemento versatile in cucina.
Negli ultimi anni, questo piccolo formaggio ha conosciuto una rinascita, grazie a chef e appassionati che lo hanno reinterpretato in chiave moderna. Il tomino si inserisce perfettamente nelle attuali tendenze alimentari, che privilegiano ingredienti locali, sostenibili e capaci di raccontare una storia autentica. Ma quali sono i segreti per produrre un tomino eccellente? E come possiamo valorizzarlo in cucina?
Quali sono le caratteristiche di un tomino di alta qualità?
“Un buon tomino inizia sempre dalla materia prima,” spiega un esperto del Caseificio Longo, uno dei principali produttori di formaggi piemontesi. “Il latte deve essere fresco, di alta qualità e provenire da animali allevati in modo sostenibile. La lavorazione è altrettanto importante: la cagliata deve essere trattata con cura per preservare la morbidezza della pasta. Inoltre, l’assenza di additivi artificiali garantisce un sapore naturale e autentico.”
Un esempio di eccellenza è il Tomino del Boscaiolo prodotto proprio dal Caseificio Longo. “Si tratta di un tomino unico, realizzato con latte 100% piemontese e una ricetta tradizionale che punta a esaltare la genuinità del prodotto. La sua pasta morbida e compatta, arricchita da una crosta fiorita, lo rende perfetto sia per chi ama i sapori delicati che per chi cerca qualcosa di più intenso, come la variante con speck.”
Come cucinare e servire il tomino?
Il tomino è estremamente versatile e può essere preparato in vari modi, ciascuno capace di esaltare le sue caratteristiche organolettiche.
“Alla piastra è una delle preparazioni più amate,” continua l’esperto. “Il Tomino del Boscaiolo, ad esempio, si presta particolarmente bene a questa cottura. Basta cuocerlo su una superficie ben calda per pochi minuti, finché non si forma una crosta dorata e l’interno diventa morbido e cremoso. Accompagnatelo con verdure grigliate, patate arrosto o confetture agrodolci, e il successo è assicurato.”
Anche la cottura al forno è una scelta eccellente. “A 180°C per circa 20 minuti, il Tomino del Boscaiolo al naturale o nella sua versione con speck sprigiona tutti i suoi aromi. Per un tocco in più, provate ad aggiungere miele di castagno e noci durante gli ultimi minuti di cottura.” Se preferite qualcosa di più tradizionale, il tomino può essere servito con il bagnet verd, una salsa tipica piemontese a base di prezzemolo e acciughe.
Un’icona della gastronomia piemontese
Il tomino non è solo un prodotto della tradizione, ma anche un ingrediente capace di reinventarsi, trovando spazio nelle cucine moderne e nelle tendenze alimentari contemporanee. La sua versatilità lo rende ideale sia per piatti semplici che per preparazioni più elaborate, mentre la sua produzione, radicata nel territorio, racconta una storia di autenticità e rispetto per la natura.
Il Tomino del Boscaiolo del Caseificio Longo ne è un esempio perfetto: un formaggio che combina tradizione e innovazione, offrendo qualità, gusto e un’ampia possibilità di utilizzo in cucina. Non solo un piacere per il palato, ma anche un simbolo della cultura gastronomica piemontese che continua a conquistare nuovi appassionati.
10 Modi per Preparare e Servire il Tomino
Cosa rende speciale il Tomino del Boscaiolo?
L’esperto del Caseificio Longo sottolinea che il Tomino del Boscaiolo è perfetto per molte di queste preparazioni. “Questo formaggio si distingue per la sua pasta compatta ma morbida, con una crosta fiorita che lo rende unico. Inoltre, le varianti come quella con speck aggiungono un sapore deciso, ideale per piatti alla piastra o al forno.”
Quali sono i contorni e i vini ideali per accompagnarlo?
Il tomino si presta a innumerevoli abbinamenti, sia con contorni che con vini. “Con verdure grigliate come zucchine e peperoni si crea un equilibrio di sapori molto piacevole,” suggerisce l’esperto. “Se invece volete un accostamento più originale, provatelo con frutta fresca di stagione, come pere o fichi, oppure con frutta secca come noci e mandorle. Il Tomino del Boscaiolo, grazie al suo gusto leggermente piccante, si sposa bene anche con salse a base di miele o senape dolce.”
Per quanto riguarda i vini, il Piemonte offre una scelta eccellente. “Per i tomini freschi, consiglio un bianco fresco e minerale come il Gavi. Per il Tomino del Boscaiolo, specialmente nella sua versione con speck, un Dolcetto d’Alba o un Nebbiolo giovane sono ideali per esaltare le sue caratteristiche senza sovrastarne il sapore.”
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