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Economia
30 Gennaio 2024 - 07:00
La ricchezza delle famiglie italiane sta crollando
Quella che sembrava solo una sensazione purtroppo è confermata dai dati forniti della Banca d'Italia.
Il 2022: L'Anno Che Ha Segnato il Ritorno al 2005 per le Famiglie Italiane
L'anno 2022 ha portato una significativa battuta d'arresto nella crescita della ricchezza delle famiglie italiane, facendo scendere il loro patrimonio netto a livelli che non si vedevano dal 2005. Secondo l'ultima indagine condotta da Istat/Banca d'Italia sui 'Livelli di Ricchezza nei Settori Istituzionali in Italia', alla fine del 2022, la ricchezza netta delle famiglie italiane, che comprende attività non finanziarie come abitazioni e terreni, insieme a attività finanziarie come depositi e titoli, al netto delle passività, ha toccato i 10.421 miliardi di euro (equivalenti a 177.000 euro pro capite).
Rispetto all'anno precedente, la ricchezza netta nominale ha registrato un calo dell'1,7%, segnando la fine di tre anni consecutivi di crescita. Ma ciò che preoccupa di più è la riduzione significativa in termini reali, pari al 12,5%, dovuta alla pressione inflazionistica che ha colpito il paese a partire dal 2021 e si è protratta nel 2022. Tale decremento ha portato la ricchezza netta a livelli paragonabili a quelli del 2005, creando una sfida finanziaria per le famiglie italiane.
Comprare casa è sempre più difficile
Il Debole Rialzo della Ricchezza Immobiliare e il Crollo delle Attività Finanziarie
Secondo i dati forniti da Istat e Bankitalia, le attività non finanziarie, con un valore di 6.317 miliardi di euro, hanno registrato un aumento del 2,1% a prezzi correnti, principalmente a causa della crescita del valore delle abitazioni, che ha segnato il maggiore incremento dal 2009 (+2,4%, pari a +125 miliardi). Questo aumento è stato determinato dai crescenti prezzi medi delle proprietà abitative alla fine del 2022, in un contesto di aumento delle transazioni immobiliari sul mercato residenziale e di rinnovamento degli immobili sostenuto dai bonus edilizi.
D'altra parte, le attività finanziarie, con un valore di 5.135 miliardi di euro, hanno subito una contrazione del 5,2%, principalmente a causa del calo del valore delle riserve assicurative (-146 miliardi), delle azioni (-101 miliardi) e delle quote di fondi comuni (-94 miliardi). Anche la crescita dei depositi è notevolmente diminuita (+15 miliardi, rispetto a quasi +80 miliardi nella media del triennio precedente), mentre per la prima volta dal 2012, le detenzioni di titoli di debito hanno registrato un aumento (+22 miliardi), principalmente emessi dalle amministrazioni pubbliche.
Il Rialzo Dei Tassi D'Interesse
Inoltre, nel corso del 2022, le famiglie hanno iniziato a sperimentare gli effetti degli interessi crescenti. Le passività finanziarie sono cresciute del 2,8%, principalmente a causa dell'incremento dei prestiti (+23 miliardi), sebbene in misura leggermente inferiore rispetto al 2021 (+28 miliardi). L'andamento negativo dei mercati finanziari ha portato a una diminuzione dei valori delle attività finanziarie, che solo in parte è stato bilanciato dagli acquisti netti di nuovi strumenti finanziari. Questa situazione ha comportato perdite di capitale per le famiglie, principalmente a causa della svalutazione delle riserve assicurative, delle quote di fondi comuni, delle azioni e dei titoli, come riportato nell'indagine.
Il Quadro Internazionale: Come Vanno Le Finanze Nel Resto Del Mondo?
A livello internazionale, le attività finanziarie hanno giocato un ruolo significativo nella riduzione del rapporto, in particolare nel Regno Unito. In Germania, invece, l'impatto negativo delle attività finanziarie è stato compensato dalla crescita delle attività non finanziarie. Nel caso del Canada, la riduzione è stata notevole, principalmente a causa della diminuzione delle attività reali. La ricchezza netta delle famiglie italiane alla fine del 2022 si è attestata a 176.000 euro pro capite (escludendo le scorte), il valore più basso nel contesto internazionale, ad eccezione della Spagna, la cui ultima disponibile risale al 2021. Inoltre, l'indicatore è cresciuto solo per le famiglie tedesche (+5,5%), ampliando ulteriormente il divario con quelle italiane, come evidenziato nell'analisi condotta da Istat e Bankitalia.
Dopo un breve periodo che autorizzava alla speranza di una nuova ripresa della ricchezza media degli italiani, anche per gli effetti del calo dell'inflazione, i venti di guerra che stanno soffiando in Medio Oriente non ci inducono purtroppo ad essere troppo ottimisti.
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