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Polemica

Giovanni Storti contro le potature ad Alessandria: “Servono esperti, non dilettanti della motosega”

Il comico denuncia su Instagram e il Comune replica: “Abbiamo seguito le istruzione del Comune di Torino”

Giovanni Storti contro le potature ad Alessandria: “Servono esperti, non dilettanti della motosega”

La recente potatura dei platani lungo lo Spalto Borgoglio, nei pressi del parcheggio della stazione di Alessandria, ha attirato l’attenzione di Giovanni Storti, celebre volto del trio comico “Aldo, Giovanni e Giacomo”. L’attore, noto anche per il suo impegno ambientale sui social, ha espresso un duro giudizio sulle condizioni in cui versano gli alberi dopo l’intervento.

In un video pubblicato online, Storti ha documentato lo stato dei platani, denunciando con evidente amarezza quella che ha definito una “potatura sconsiderata”. “Hanno tolto persino le gemme agli alberi – ha affermato – così facendo, le piante saranno costrette a utilizzare le riserve delle radici per rigenerarsi. Vivono di fotosintesi, e privarle delle foglie è un danno enorme”.

Il suo sfogo si è poi trasformato in una riflessione più ampia sulla gestione del verde pubblico. Con il suo stile ironico ma pungente, ha paragonato la potatura a una questione di competenza professionale: “Se dovete investire dei soldi, vi affidate a un esperto, non a chi capita. Se vi fate male a un ginocchio, andate da un ortopedico, non dal vicino di casa. E allora perché gli alberi devono finire in mano ai dilettanti della motosega?”. Un appello, il suo, a privilegiare gli arboricoltori qualificati, veri esperti nella cura degli alberi.

In risposta alle critiche, il Comune di Alessandria ha spiegato le ragioni dell’intervento, precisando che le operazioni sono state svolte secondo criteri tecnici consolidati. In particolare, si è seguito il metodo della “potatura di contenimento”, come illustrato nel “Manuale per tecnici del verde urbano” pubblicato dalla Città di Torino.

Dall’amministrazione fanno sapere che i tagli hanno interessato le stesse zone colpite da precedenti potature e sono stati effettuati lasciando un cosiddetto “ramo di ritorno” – un ramo secondario che prende il posto di quello tagliato e ne assorbe la linfa, favorendo la cicatrizzazione e riducendo il rischio di rigetto o formazione di polloni.

Il Comune ha inoltre ricordato che lo stesso tipo di potatura è stato eseguito più volte dal 2000 e che, nonostante l’età avanzata – i platani hanno quasi cent’anni – gli alberi hanno sempre risposto positivamente.

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