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San Donato

Un Kappa da record, ma i cittadini lamentano: "Le strade sono una latrina"

La denuncia del consigliere della 4 Carlo Morando: "Come ogni anno, anche ricadute negative per i residenti"

Un Kappa da record, ma i cittadini lamentano: "Le sono sono una latrina"

Non solo ricadute positive. È stata l'edizione più partecipata del Kappa, con 120mila persone da ben 150 nazionalità diverse. E tante figure istituzionali - tra cui anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo - a inneggiarne i numeri e il “vento di libertà” che l’evento ha portato in città. Addirittura ci si sta già preparando alla prossima edizione, con prevendite a brevissimo - da giovedì prossimo - già disponibili. «Ma come ogni anno, ci sono state anche ricadute negative per i residenti». A segnalarlo è il consigliere in quota Lega della Circoscrizione 4, Carlo Morando.

All’indomani del “festival del popolo della techno”, infatti, sono tantissimi i monopattini a noleggio abbandonati sui marciapiedi di San Donato - il quartiere che ha ospitato il Kappa - che limitano la percorrenza soprattutto alle persone con limitata capacità motoria. Il maggior numero di monopattini “riversati” sui marciapiedi sarebbero quelli di corso Umbria all’altezza della rotatoria di via Fagnano e via Treviso. Ma «i maleducati», come li definisce Morando, non si limitano a questo. «Urinano noncuranti sui muri delle case», aggiunge Morando.

«Non possiamo fingere che un evento di tale portata termini col perimetro di Parco Dora. In questa zona ci sono nato e cresciuto e vorrei che le fosse dato più rispetto», lamenta il consigliere alla luce delle tante segnalazioni ricevute. Gli interventi di pulizia e manutenzione a carico degli organizzatori devono allargarsi nel quartiere del Basso San Donato.

Oltre al “post Kappa”, sono anche tanti i residenti, riuniti nel Comitato Dora Spina Tre, a reclamare da tempo l’impossibilità di usare liberamente il Parco. «L’area è chiusa al pubblico praticamente per nove mesi all’anno. Tanto varrebbe chiudere del tutto e cementificarla per favorire l’organizzazione dei grandi eventi», hanno denunciato.

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