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Una settimana di caos in centro per la fuga sotterranea di gas

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La maxi fuga di gas nel cuore di Torino è stata bloccata, le famiglie evacuate (se vogliono) possono tornare nelle loro abitazioni. Ma le case restano senza riscaldamento e via Pietro Micca rimarrà chiusa al traffico. Forse per tutta la prossima settimana. Con le prevedibili conseguenze sul traffico, delle auto ma anche dei mezzi pubblici, proprio nel cuore della città. L’allarme, scattato giovedì sera, è cessato alle 3 di ieri mattina. I tecnici di Italgas, con il supporto dei vigili del fuoco, hanno intercettato tutte le perdite lungo le condotte sotterranee e bloccato, in quel tratto, il la fuoriuscita di gas. Si tratta dei tubi che si erano simultaneamente fusi in più punti giovedì sera, intorno alle 23, in seguito a una serie di scariche elettriche nel sottosuolo di cui non si conoscono ancora le cause. Danni in seguito ai quali si è riempita di gas l’aria in superficie e si è saturato anche il sottosuolo, provocando un incendio di proporzioni contenute in un alloggio al primo piano al numero uno di via Pietro Micca. Conclusi i lavori di messa in sicurezza, che hanno richiesto l’evacuazione di altri palazzi in via Viotti e via Barbaroux, ieri la strada è rimasta ancora chiusa al traffico. E lo resterà. Ma è tornata la luce, e ieri sera, al termine di un vertice con Comune e vigili del fuoco, si è deciso che le 70 famiglie evacuate possano tornare. Chi deciderà di rientrare a casa, però, sarà senza riscaldamento perché i lavori per riparare le due condutture del gas danneggiate dureranno giorni, almeno una settimana, dicono i tecnici. Il lavoro di sostituzione è molto complesso, le due tubazioni danneggiate hanno oltre 40 anni e raggiungerle non è semplice vista la quantità di condotte che passano sotto al centro. Per il tempo necessario a controllare e ripristinare la rete resterà chiusa anche la strada. Il Comune ha comunque disposto un servizio antisciacalli della polizia municipale perché tanti decideranno comunque di trovare una sistemazione alternativa in attesa che sia riacceso anche il riscaldamento.
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