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24 Febbraio 2022 - 07:47
Nessuna piazza aulica, il villaggio dell’Eurovision Song Contest prenderà casa al parco del Valentino. Secondo il progetto ideato dal comitato organizzatore dell’evento, una prima area verrà allestita nella scenografica cornice del Castello del Valentino; mentre un secondo palco si troverà immerso nel verde del parco cittadino. Una decisione travagliata quella presa dal comitato, ma fortemente sostenuta fin dall’inizio dall’assessore alla Cultura Rosanna Purchia, che porterà parte della festa lontana dalle solite location del centro. L’Eurovillage sarà in grado di accogliere 10mila persone, «in totale sicurezza», ci tiene a precisare Purchia, immersa nei preparativi dell’evento insieme al collega ai Grandi Eventi Mimmo Carretta. L’organizzazione al momento viaggia a ritmi serrati e si muove sempre su due binari paralleli. «Il Piano A e il Piano B», come lo chiamano tra loro Purchia e Carretta. Inutile dirlo, a dettare le regole è, ancora una volta, l’andamento dei contagi Covid. In base all’evolversi della pandemia nei prossimi mesi verranno messi a punto i dettagli dei vari progetti. Lo spazio pensato per gli eventi collaterali alla gara deve infatti essere in grado di ospitare un gran numero di persone, limitando al contempo quanto più possibile gli assembramenti. La Città promette un ricchissimo palinsesto di appuntamenti, tra spettacoli teatrali, intrattenimento e ovviamente, concerti. In questo senso, la location del Valentino appare la combinazione ideale tra spazio e centralità. Anche la divisione del Village in due aree ben distinte è funzionale a smistare la folla e a evitare assembramenti.
C’è poi la questione dei maxi schermi. Per consentire di assistere alla finalissima di Eurovision anche a chi non potrà entrare come pubblico al PalaOlimpico, il comitato organizzatore ha deciso di allestire due schermi all’Eurovillage. Una questione che a Torino riporta alla mente ferite che ancora non si sono rimarginate e che va affrontata con la dovuta cautela. Archiviata l’ipotesi di portare il Villaggio nelle piazze auliche (come è stato fatto, ad esempio, per le Atp Finals di tennis in piazza San Carlo), si è optato per un contesto centrale ma che consentisse metrature più ampie. La componente “wow” poi è assicurata dal Castello del Valentino, «gentile concessione del Politecnico» che, non a caso, è già stato sfondo del Salone dell’Auto e di altre manifestazioni all’aperto in passato. Anche la Soprintendenza pare abbia dato il suo benestare. Non resta che aspettare qualche settimana per veder nascere il Villaggio Eurovision e per rivedere un grande evento animare il parco del Valentino.
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