Cerca

I grandi gialli del Piemonte

Duomo di Torino Cathedral, Turin

Duomo di Torino (Depositphotos)

FURTO MILIONARIO IN DUOMO

Il duomo di Torino ci permette di ricordare un furto particolarmente clamoroso commesso il 21 dicembre 1965: dalla cattedrale cittadina sparirono quattro preziose tele di Martino Spanzotti, uno dei massimi autori del rinascimento piemontese. Furto milionario, avvenuto saccheggiando la seconda cappella della navata di destra, dedicata ai santi Crispino e Crispiniano, protettori dei calzolai. Le tavole rubate raffiguravano la sepoltura, la tortura e la natività dei due santi. Ma come fare a trafugare le opere d’arte senza essere visti dalla più nota chiesa di Torino?

Semplicemente, approfittando dell’oscurità : secondo il parroco di allora, don Clemente Fruttero, il ladro si vestì in modo elegante e raffinato per non destare sospetti e si fece chiudere dentro la cattedrale. Fu incrociato dallo stesso parroco mentre osservava l’ubicazione dei sotterranei, probabilmente per nascondersi al loro interno. «Che ci fa lei qui?» «Reverendo, sono un archeologo, mi interessano i sotterranei della cattedrale». Questo il botta e risposta secondo la ricostruzione de La Stampa del giorno seguente. Le indagini coinvolsero tutta Italia. Soltanto a febbraio 1966 le tavolette quattrocentesche furono rintracciate, a Reggio Emilia. A permettere il ritrovamento fu un restauratore di Modena, al quale un antiquario aveva portato una delle tavole. Caso voleva che questi conoscesse benissimo le opere: le aveva viste nel 1939 a Torino, nel corso di una mostra al cui allestimento egli stesso aveva lavorato.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.