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26 Marzo 2022 - 07:06
«Fermate questi cantieri, così ci danneggiate». I commercianti di strada Lanzo non hanno dubbi: il progetto della pista ciclabile è da rivedere. Un allarme lanciato ieri sera, al flash mob di protesta organizzato per raccogliere le firme (già 300 in due ore). Nel mirino quei lavori che secondo le attività della zona toglieranno circa sessanta posti auto, indispensabili ora che l’allarme Covid sembra essere alle spalle. Inoltre lo spostamento delle pensiline del bus e la restrizione della carreggiata rischiano di creare disagi alla circolazione. «Hanno portato avanti questo progetto - racconta Espedito Porcelli, presidente dell’associazione commercianti -, senza neanche avvisarci. Così si rallenterà il traffico e cosa succederà al passaggio di un mezzo di soccorso?». Un’altra nota dolente è quella degli stalli di sosta per il carico e scarico. «Ne abbiamo chiesti - continuano i commercianti -, perché in questo stato di cose nessuno si potrà fermare due minuti per una piccola operazioni. Altrimenti si correrebbe il rischio di bloccare il traffico».
Sul caso interviene anche la Circoscrizione 5. «Stiamo predisponendo un ordine del giorno - replicano il presidente, Enrico Crescimanno, e il coordinatore all’Urbanistica, Bruno Francavilla -, per chiedere al Comune di rivedere il progetto. Per due motivi: la diminuzione dei posti auto e la nuova posizione delle banchine del bus, che rischiano di ostruire la strada». Una pista che potrebbe creare problemi anche ad Amiat, durante le attività di rimozione dei rifiuti. «Siamo assolutamente contrari - continuano la coordinatrice al Commercio della 5, Carmelo Ventra, presente con i consiglieri di Fdi, Chiaffredo Ballatore, Enzo Liardo e Maurizio Marrone -, perché questo intervento finisce per penalizzare ulteriormente queste attività commerciali già in forte crisi».
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