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Ciclabili, dehors e isole pedonali: si sono mangiati 2mila parcheggi

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Tracciarne un calcolo preciso è forse quasi impossibile. Ma tra piste ciclabili (alcune ancora in costruzione come strada Lanzo, via Gorizia e corso Vercelli), isole pedonali, stalli per le bici e in ultimo i dehors pandemici Torino negli ultimi anni ha perso quasi duemila parcheggi (circa il 4% del totale). Un’infinità per la città dell’auto, dove oggi è più facile rimanere in coda che trovare uno spazio dove parcheggiare.

Il dito di molti è puntato sulle ciclabili o su quelle riqualificazioni che prevedono aree pedonali a scapito delle macchine. Ne è un esempio corso Marconi, ne è un esempio piazza Carducci. Eppure la Circoscrizione 8 è forse l’unica, con il rilancio di piazza Bengasi, ad aver recuperato qualche parcheggio.

Circa 200, invece, sono quelli che si sta portando via il nuovo corso Grosseto. L’abbattimento del vecchio cavalcavia ha, di fatto, messo la parole fine alla vita dei parcheggi abusivi sotto al ponte. Una quarantina di posti li abbiamo persi con strada Antica di Collegno, 80 circa con piazza Arbarello di cui una piccola parte verranno recuperati in corso Siccardi. E il futuro per alcune arterie non appare roseo. Per i lavori in corso Vercelli e strada Lanzo sono già partite le prime proteste e raccolte firme. Per non parlare di via Gorizia, dove, seppur dimezzata, la pista si sta facendo. E nella Circoscrizione Due, tre anni fa, è stata fatta la ciclabile anche in via Plava, a Mirafiori. Due piste che in totale portano via 150 parcheggi. Mentre sono 40 quelli sottratti dal tracciato realizzato in corso Racconigi, in borgo San Paolo. Il resto lo hanno fatto i dehors pandemici, sorti come funghi per contrastare l’emergenza Covid e aiutare i commercianti con l’acqua alla gola. Fin qui tutto bene ma molti sono quelli oggi inutilizzati. Come hanno già notato le Circoscrizioni che in fretta e furia hanno chiesto provvedimenti per aiutare i cittadini. In ultimo ecco gli stalli per le bici, i punti ricarica per le auto. Aspettando di capire cosa ci riserverà il futuro.

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