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08 Luglio 2022 - 08:09
Con il repulisti del vecchio dazio, diventato per alcune settimane un covo di balordi, la Città sembrava aver messo un piccolo freno al mercato della droga in piazza Bengasi. Troppo poco, forse, per residenti del quartiere e volontari di Torino Tricolore che mercoledì sera, presi dalla disperazione, sono scesi in strada per portare all’attenzione delle istituzioni il problema crescente dello spaccio, denunciato anche dai commercianti con foto e video che si commentano da soli.
«Dopo numerose segnalazioni - spiega Matteo Rossino, portavoce del comitato cittadino Torino Tricolore -, abbiamo deciso di tornare a manifestare cercando di rovinare, almeno per una sera, il business dei pusher che hanno preso il controllo di questa zona». I cittadini hanno passeggiato lungo strade e marciapiedi, costringendo i venditori di morte a sospendere il loro mercatino. Almeno per qualche ora. Una protesta pacifica già andata in scena, in passato, in altri quartieri come Barriera di Milano e San Salvario. «È stato un primo passaggio - conclude Rossino -, ma ce ne saranno molti altri, tutti orientati a difendere i quartieri di Torino dal degrado, che sembra non essere una priorità per questa giunta».
Da alcuni mesi, intanto, le forze dell’ordine - anche su richiesta della Circoscrizione 8 - hanno cominciato a buttare più di un occhio sulla zona sud di Torino, con controlli in serie volti a tranquillizzare le famiglie delle zone Lingotto e Nizza Millefonti. Con l’ultimo atto dello “sgombero” dell’ex casello daziario, nascosto dai teloni della metro 1 e trasformato per un breve periodo in riparo di fortuna per disperati.
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