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Sottopasso del Lingotto, ancora lavori: altri 130 giorni di disagi per la viabilità

Ancora cantieri e chiusure. Da venerdì 14 ottobre il sottopasso del Lingotto sarà vietato al transito con diverse modalità per consentire i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo nel tratto di galleria sotto via Genova, e in seguito sotto via Nizza. Per garantire l’intervento in condizioni di sicurezza, e al tempo stesso per ridurre il più possibile le tempistiche esecutive, fino a metà dicembre verrà chiusa al transito la semicarreggiata sud dell’intero sottopasso (direzione da ovest ad est, da corso Giambone verso corso Unità d’Italia). Le successive fasi di lavoro prevedono lo stop al transito lungo l’intero sottopasso (in entrambe le direzioni) per un periodo di tempo ridotto (circa 10 giorni) e, in seguito, la chiusura della sola semicarreggiata nord (direzione da est ad ovest, da corso Unità d’Italia a corso Giambone) per circa 60 giorni

Al di sopra degli impalcati di via Genova e poi di via Nizza i lavori comporteranno invece solo la parzializzazione della sede stradale garantendo sempre almeno il transito lungo una corsia. Tenuto conto della durata e dell’estensione dei lavori, nel corso del loro svolgimento verranno forniti puntuali aggiornamenti sul loro andamento e sulle modifiche viabili che verranno di volta in volta stabilite, attraverso comunicati stampa e sui pannelli di preavviso posizionati sul territorio. Gli interventi previsti consistono nel rinforzo degli impalcati mediante la tecnica del béton plaqué e delle pilastrate centrali mediante incamiciatura in cemento armato; parallelamente si procederà all’impermeabilizzazione delle solette, al risanamento dei muri di sostegno laterali in cemento armato, verranno installati nuovi dispositivi di ritenuta all’estradosso del sottopasso e lungo le rampe di svincolo e sarà adeguata l’altezza netta interna in corrispondenza delle due gallerie con il rifacimento dell’intero pacchetto di pavimentazione stradale.

Il sottopasso del Lingotto è una delle infrastrutture viabili della città di Torino che, a seguito delle verifiche condotte ai sensi delle normative in campo strutturale emanate dopo il crollo del ponte Morandi di Genova è rientrata tra le infrastrutture «con priorità di intervento di tipo 1, vale a dire la più urgente e inderogabile» in termini di ripristino delle adeguate condizioni di esercizio e di durabilità delle strutture. La Città, considerata l’importanza strategica dell’infrastruttura, si è subito attivata per il reperimento dei fondi necessari per l’esecuzione delle prove in sito e per la successiva progettazione degli interventi da eseguire sugli impalcati dei vari tratti in galleria di cui si compone il sottopasso, sulle opere di sostegno e sui vari elementi della piattaforma stradale.

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