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Gondrand, ex piscina, ferrovie: solo sgomberi, pochi cantieri

mappa sgomberi

Quattro maxi sgomberi in due mesi appena. Dall’ex Gondrand fino all’area delle Ferrovie, dove mercoledì mattina la polizia ha fermato 16 persone. Ma per l’area attorno al Passante ferroviario i problemi non sembrano certo terminati. La mancanza di concreti interventi di riqualificazione - alcuni dei quali, per ora, solo sulla carta - non tranquillizza i residenti dei quartieri Barriera di Milano e Borgo Vittoria. Poche ore dopo l’ultimo blitz, infatti, sono comparse le prime foto di un nuovo tentativo di occupazione della Gondrand. La stessa fabbrica, tra via Cigna e Lauro Rossi, abbandonata dal 2017 e oggetto lo scorso 24 agosto di un corposo intervento da parte delle forze dell’ordine. Con 18 persone fermate, di cui sei stranieri. E i privati a ordinare la bonifica di un terreno antistante l’immobile, ridotto a giungla.

Uno dei tanti interventi chiesti dalle amministrazioni, circoscrizionale e comunale, per riportare la legalità attorno al parco SempioneE così, due settimane dopo, l’8 settembre ecco un blitz alla vecchia piscina di via Toscanini dove la municipale ha scovato alcuni disperati intenti a dormire negli spogliatoi. E’ di circa dieci giorni fa, invece, il blitz dei vigili all’ex bocciofila di via Breglio angolo corso Venezia. Usata come dormitorio notturno da alcuni senzatetto. Rudere poi liberato dagli occupanti, transennato e ormai pronto per essere abbattuto. Ultima retata quella compiuta il 26 ottobre nei depositi delle ferrovie di via Fossata angolo corso Venezia con 16 persone fermate, tutte senza documenti, che saranno denunciate per occupazione abusiva. Quattro delle quali accompagnate al Cpr. Ma cosa succederà ora? Il centro civico ha già chiesto di non fermare i controlli ma senza l’avvio dei cantieri la situazione rischia di peggiorare da un momento all’altro. Per l’area delle Ferrovie e per la piscina Sempione non esistono, al momento, progetti concreti. Eccezion fatta per l’avvento della linea 2 della metropolitana, i cui tempi non sembrano così celeri. Mentre su Gondrand tutto resta ancora in stand by, così come procedono a rilento i lavori dell’ultimo lotto del Passante ferroviario. Caro materiali e bollette, infatti, stanno mettendo in crisi le grandi opere. Fattore che continua ad andare a vantaggio del degrado.

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