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Sottopasso, linea 12 e sede tramviaria: le grandi incognite di piazza Baldissera

piazza baldissera gn 2

La Torino-Ceres pronta a marzo del prossimo anno, l’ultimo lotto del passante ferroviario chiuso a gennaio (con un ritardo di alcuni mesi causa mancanza asfalto) ma un grande dubbio: il futuro di piazza Baldissera. La commissione tenutasi ieri tra le Circoscrizioni 4,5,6 e 7 - alla presenza dell’assessore alla Viabilità, Chiara Foglietta - non ha risolto tutti i nodi della mega rotatoria inaugurata nel dicembre del 2012. Code, ingorghi e rallentamenti l’hanno fatta da padrone per anni, complice anche la necessità di completare corso Venezia, prima, e il lotto Breglio-Grosseto, dopo. «Abbiamo chiesto la possibilità di accedere a un finanziamento per un sottopasso - ha spiegato Foglietta -, e stiamo lavorando per altri due progetti: il passaggio della linea 12 nel trincerone e il ritorno del tram, e del 10, in superficie».

Cantieri che potrebbero stravolgere la viabilità. Ma il condizionale è d’obbligo. Dei 36 milioni richiesti non c’è traccia, senza contare che servirebbero 18 mesi di progettazione e 30 di cantieri. «Torneremo alla carica - ha ribadito Foglietta -, e con l’anno nuovo i nostri tecnici, approfittando della fine dei lavori sulla Spina, faranno nuove valutazioni. A metà gennaio avremo le idee più chiare». Il sottopasso - ha tenuto a ribadire l’ingegnere Strozziero -, non potrà essere realizzato in direzione Oddone-Venezia ma soltanto in direzione Mortara-Vigevano.

Quel che resta, dopo la commissione, sono i dubbi. «E’ stata una seduta inutile, alla fine siamo fermi allo stesso punto dell’anno scorso» ha precisato il presidente della 6, Valerio Lomanto. «Nelle casse della Città non ci sono i fondi per un intervento strutturale e definitivo» ha dichiarato il presidente della 5, Enrico Crescimanno, che ha fortemente voluto questa commissione insieme al coordinatore, Bruno Francavilla. Per Luca Deri della 7 «vada per la sperimentazione ma rimaniamo convinti che il tunnel, se realizzato bene, sia la soluzione più logica». «Bisogna creare uno spazio vivibile anche per i pedoni, non pensiamo solo al problema traffico» ha concluso il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re.

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