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Targa spaccata, ultimo sfregio: «E ora servono le telecamere»

Targa

La targa spaccata in due, riversa al suolo e fuori dal basamento. È l’ennesimo sfregio ai danni dei giardini Saragat, tra le vie Bioglio, Leoncavallo e Pacini. Un atto vandalico, non il primo in questo fazzoletto di terra che da anni è al centro di mille polemiche. Tra le risse estive, i clochard del portico e i danneggiamenti di panchine e giochi. Per non parlare dei vialetti a ridosso dei cortili delle popolari, trasformati in corridoio della droga approfittando di quelle cancellate alte che tolgono la vista.

«Le periferie sono abbandonate, non è cambiato nulla. E questo giardinetto, simbolo del degrado, ne è la prova più evidente» attacca Fabrizio Genco, ex consigliere della Circoscrizione 6 autore della segnalazione. Un problema - quello della targa rotta - di cui si occuperà l’ufficio Toponomastica. «Ma prima dell’inizio del prossimo anno sarà dura rimetterla a posto» interviene il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto che aggiunge: «Conosciamo bene i problemi di questo giardino e per risolverli avevamo fatto un patto con l’associazione Acmos». Ai volontari spettava l’apertura e la chiusura dei cancelli. Ma nemmeno questo tentativo ha tenuto a bada i vandali che hanno cominciato ad aprirsi nuovi varchi tra le assi.

Così il patto, con il passare del tempo, è venuto meno. «Il giardino ha bisogno di più controlli e una soluzione al problema dei portici occupati - conclude Lomanto -. Per questo scriveremo alla Città, e agli assessorati competenti, tornando a chiedere la possibilità di montare un sistema di telecamere ad hoc». Una soluzione che potrebbe accontentare le famiglie del quartiere.

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