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TRASPORTI

La metro chiusa scatena le polemiche: «Provincialismo sabaudo»

La Lega presenta un’interpellanza in cui si ipotizza un risarcimento per chi ha l’abbonamento annuale

La chiusura della metropolitana per oltre un mese nel pieno della stagione estiva divide e fa discutere. Da un lato, c’è il sindaco Stefano Lo Russo che parla di «lavori non più rimandabili» e di «riduzione al massimo dei disagi per i passeggeri». Dall’altro però c’è chi non manca di sottolineare come la scelta di stoppare i treni dal 7 agosto fino al 3 settembre si scontri con l’ambizione - a più riprese rivendicata dall’amministrazione - di rendere Torino una città a vocazione turistica.


«Provincialismo»
«Dopo una Pasqua con alberghi esauriti, ristoranti pieni e turisti in giro per la città, torniamo prontamente a prefigurare un futuro da “provincialismo sabaudo” per Torino» tuona il consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Garcea. «Un primo segnale tangibile del nuovo city branding annunciato dal Sindaco Lo Russo - prosegue - che invece di migliorare la promozione turistica della Città nel mondo ci restituisce la consueta desolazione di una città che in estate abbassa le serrande, quest’anno anche della metropolitana».

Nel frattempo, il consigliere comunale della Lega Giuseppe Catizone ha presentato una interpellanza dal titolo “Ad agosto anche la metropolitana di Torino va in vacanza”. Nel testo dell’atto il consigliere del Carroccio interpella il sindaco e l’assessore competente chiedendo «le motivazioni per le quali l’intero servizio venga stoppato» e, soprattutto, ipotizza «un risarcimento ai fruitori di un abbonamento annuale» a fronte dei disagi subiti.


Lavori d’agosto
«Vorremmo tutti che la metropolitana non si fermasse mai, ma chiaramente se occorre realizzare degli interventi consistenti il mese di agosto rappresenta il periodo più indicato» commenta la presidente dell’Ascom Torino e Provincia Maria Luisa Coppa. «La città non sarà vuota come accadeva in passato per cui sarà importante informare per tempo i cittadini delle alternative possibili e, soprattutto, i turisti, che sempre più spesso raggiungono Torino anche nei mesi estivi: per loro è un po’ più complesso attraversare la città con gli autobus, al posto della metropolitana, e una buona comunicazione sarà sicuramente di aiuto per utilizzare i bus e le navette sostitutive che sarà necessario attivare». Su questo punto, cresce anche la preoccupazione dei rappresentanti dei lavoratori. «Il problema non è che chiudano ad agosto - scelta necessaria per le manutenzioni sulla linea -. Il tema è che, sapendolo prima, avrebbero dovuto quantificare le risorse e provvedere ad assumere anticipando il turn over o almeno con gli interinali. Invece sarà l’ennesimo sacrificio per gli autisti che si vedranno negare anche le ferie».

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