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LA FESTA DEL SANTO PATRONO

San Giovanni, il Farò cade verso Porta Nuova: «Sarà un anno fortunato»

Centinaia di persone in piazza Castello per assistere all'accensione della pira tradizionale

Farò di San Giovanni

Farò di San Giovanni

Sarà un anno fortunato, parola di Farò. La pira di San Giovanni ha parlato. Il Farò è caduto nella direzione della Stazione di Porta Nuova, assicurando ai torinesi buona sorte almeno fino all’anno prossimo. Secondo la credenza popolare infatti la direzione in cui cade la catasta di legna con in cima il toro metallico influenzerebbe le sorti della città durante i mesi successivi.

 

Il Farò
Il fuoco è stato allestito, come di consueto, nell’elegante cornice di piazza Castello e in tanti - nonostante le temperature record della giornata - sono accorsi per prendere parte alla manifestazione. Il Farò non delude. «E’ un simbolo di vita forza e di speranza» ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo mentre, insieme al corteo storico, raggiungeva piazza Castello.


Il pane della carità
Ma la notte che precedere San Giovanni non è fatta di solo fuoco. La festa abbonda di simboli e tradizioni che mischiano insieme credenze religiose e pagane. Prima di arrivare all’accensione, i torinesi hanno potuto celebrare il Santo Patrono della città seguendo il tradizionale corteo storico che ha colorato le vie del centro città con balli, musica e canti. Verso le 19 poi il sindaco Lo Russo ha ricevuto, nel cortile d’onore di Palazzo Civico, il “pane della carità”.

 

«I doni che ricevo rappresentano il miglior augurio che possiamo fare a Torino, una città che ha di fronte a sè un futuro importante e ha tutte le caratteristiche per poter crescere e proporsi con grande energia a livello nazionale e internazionale» commenta il primo cittadino durante la cerimonia. «Queste sono tradizioni importanti per la nostra comunità - prosegue -. Ai premiati di quest’anno poi voglio dire che hanno prodotto tesi su un argomento di grande importanza per Torino, vale a dire come le città affrontano il tema del cambiamento climatico dando una connotazione scientifica a un sentimento che tutti sentiamo». Dopo i complimenti agli studenti, Lo Russo ha si è concentrato sulla natura della manifestazione, «che coniuga le nostre radici con le sfide contemporanee e guarda al futuro». Quel che è certo è che, anche quest’anno, Il Farò di San Giovanni è stato capace di unire i torinesi di tutte le età, che si sono dati appuntamento in piazza per vedere la pira ardere. Alle spalle il solstizio d’estate, davanti la promessa di un anno di fortuna. Per oggi poi, i fuochi d’artificio a illuminare la notte in una calda serata d’estate.

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