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Il caso

La zanzara killer colpisce un'anziana, West Nile nel Torinese

La donna ricoverata al Santa Croce. Al via la disinfestazione dell’area di residenza: ecco come proteggersi dalle punture

zanzare gn

La zanzara può essere davvero "killer"

Febbre altissima, perdita della lucidità, tremore, dolori muscolari. Con questi sintomi una anziana donna del Moncalierese è giunta domenica pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri, dove è ancora ricoverata, a causa della West Nile Fever, una malattia provocata dal virus West Nile (Wnv), appunto, trasmesso all’uomo attraverso la puntura di una zanzara “killer”. Si tratta del secondo caso in due mesi di una persona vittime di Arboviros, così vengono definite le febbri da Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile, che riguarda Torino. A giugno si trattò, infatti, di un uomo di Moncalieri giunto dal Sudamerica con la Dengue. Non si è trovato in pericolo di vita. La diagnosi è avvenuta dopo gli esami di laboratorio dell’Amedeo di Savoia.


Il caso della signora, come in quello precedente, ha fatto scattare la procedura a scopo precauzionale con la quale il Comune provvederà alla disinfestazione dell’area di residenza dell’anziana.


Che cos’è la West Nile
E’ una malattia provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri ancora.


Incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20 per cento presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. I sintomi possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.


Prevenzione


Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. Pertanto è consigliabile proteggersi:

  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
  • usando delle zanzariere alle finestre
  • svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
  • cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
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