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IL CASO

Stop al Reddito di cittadinanza per circa 10mila famiglie a Torino

Rosatelli: «Temiamo tensione sociale». Intanto 9.300 famiglie povere riceveranno la Card per fare la spesa

Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza

Il messaggio dell’Inps che annuncia la stop all’erogazione del Reddito di cittadinanza a partite dal mese di agosto è arrivato ieri a circa 10mila nuclei familiari a Torino. Si stima che, in tutta Italia siano 169mila le famiglie beneficiarie di Reddito o pensione che hanno ricevuto l’avviso, in quanto nuclei nei quali non ci sono disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa. La misura - ampiamente annunciata dal governo Meloni fin dalla campagna elettorale - ha comunque colto molti alla sprovvista.

 


Rosatelli lancia l'allarme: «Tensione sociale anche Torino»
I telefoni dei Servizi Sociali del Comune di Torino hanno iniziato a squillare fin dalle prime ore del mattino. Alcuni si sono rivolti anche all’assessorato al Welfare. «È gravissimo quello che sta accadendo sul Reddito di cittadinanza» tuona l’assessore al Diritti Jacopo Rosatelli. «Oltre alla scelta sciagurata di eliminarlo, le modalità con le quali ora lo si comunica agli ex beneficiari stanno creando false aspettative nelle persone e pericolose situazioni di tensione intorno ai servizi sociali dei nostri comuni, compreso Torino» prosegue e attacca apertamente la misura varata dal governo.

Politiche sociali per contrastare la bomba sociale
«L’assessore Jacopo Rosatelli invece di attaccare il governo dovrebbe iniziare a pensare a soluzioni, proprio per evitare che si inneschi una bomba sociale» commenta il consigliere Pino Iannò (Torino Libero Pensiero). «È arrivato il momento di attuare vere politiche sociali, oltre a tagliare nastri e non aver risolto il problema dei senza tetto» prosegue. Secondo i dati forniti dal Centro per l’impiego, sono oltre 15mila i nuclei che attualmente percepiscono il Reddito a Torino. Di questi, il 60% lo ha perso. Poco più di 6mila famiglie potranno usufruirne secondo le nuove regole.

Card "Dedicata a te" per 9.300 torinesi
Sul fronte degli aiuti, si contano invece 9.300 famiglie che in città che potranno beneficiare della “Dedicata a te”, la carta elettronica distribuita dal governo, che dà accesso a un contributo unico di 382,50 euro da destinare alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità. La carta è rivolta ai cittadini più in difficoltà e con Isee fino a 15mila euro. Proprio in questi giorni i Comuni stanno ricevendo dall’Inps l’elenco dei nuclei beneficiari e predisponendo l’invio di lettere di notifica. Per ritirare la carta, nominativa e prepagata, bisognerà quindi aspettare la comunicazione e poi recarsi in un qualsiasi Ufficio Postale. Il contributo una tantum potrà essere speso esclusivamente entro il 31 dicembre 2023. «Per attivare la card assegnata sarà necessario utilizzarla per effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre» ricordano da Palazzo Civico. E la mancata attivazione entro la data indicata comporterà l’annullamento del contributo.

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