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I CONTROLLI

Uno su 10 ubriaco al volante. E ora arriva il "test del sudore" per le droghe

Cresce il fenomeno di chi si mette alla guida ebbro. Nel 2019 si contava appena il 2% dei fermati

Al volante

Il 10% dei fermati nelle zone della movida è positivo al test

Aumentano gli ubriachi al volante. Negli ultimi otto mesi, i controlli della polizia municipale di Torino nelle aree di movida hanno rilevato che il 10% circa degli automobilisti fermati risulta positivo all’alcol test. Un dato «preoccupante», come rimarca il comandante in Circoscrizione Cinque, Valerio Guaragni, specie se si considera che - prima della pandemia - la media degli autisti ebbri si attestava intorno al 2%. «L’emergenza Covid e i lockdown hanno cambiato tutto - commenta il comandante -. Sono emerse problematiche e disagi che prima non esistevano. Specie trai i più giovani».


Test del sudore 
L’età media dei fermati si attesta infatti tra i 20 e i 35 anni. Di questi, circa la metà se la cava con una sanzione amministrativa (dal momento che il tasso alcolemico rilevato risulta inferiore allo 0.8). Per tutti gli altri scatta la penale. Dei 751 test eseguiti, 80 sono risultati positivi. E ben 32 oltre con un tasso alcolemico elevato. I controlli sono partiti lo scorso 26 novembre e andranno avanti per tutto l’inverno nell’ottica più generale contrasto alla mala movida. Prossimamente poi la municipale si doterà di nuovi test per rilevare l’assunzione di sostanze stupefacenti attraverso un prelievo non invasivo del sudore. «I campioni verranno poi comparati con i salivari» spiega ancora Guaragni.

“Drink or Drive”
«È sempre più necessario diffondere la cultura della sicurezza» spiega il comandante dei vigili di Torino, Roberto Mangiardi, in occasione della presentazione dei dati raccolti dalla campagna “Drink or Drive”, promossa dal Comune, insieme al corpo di polizia locale, il Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi, in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze dell’Asl, il Dipartimento di Chimica di Unito e il Centro Regionale Antidoping “A. Bertinaria”. Sono coinvolti nel progetto gli enti: Terra Mia onlus (capofila con compito di coordinamento tecnico e progettuale), Cooperativa Sociale Alice, Associazione Aliseo onlus, Cnca – Coordinamento piemontese e Ligure Comunità di accoglienza, Gruppo Arco Scs, l’Università della Strada Gruppo Abele - Impresa sociale srl, cooperativa sociale P.G. Frassati s.c.s onlus. «Non pensiamo sia utile ricorrere solamente a politiche sanzionatorie, ma lavorare più profondamente sui comportamenti» commenta l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero, insieme al collega con delega al Welfare Jacopo Rosatelli.

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