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MISSIONI INTERNAZIONALI

Ospedali e buon vino per l’assessore Icardi. Ecco quanto è costato il viaggio in Cina

Tutti i dettagli tra hotel, fiere vinicole e tour in nosocomi d'ultima generazione

Missione in Cina dell'assessore Icardi

Missione in Cina dell'assessore Icardi

Un viaggetto tra ospedali e buon vino per l’assessore regionale. Le grandi passioni di Luigi Genesio Icardi, che i piemontesi ricordano come profondo conoscitore del Moscato, si sono intrecciate nella sua vita e lo hanno portato a visitare la Cina, tra la curiosità per tecniche di coltivazione dell’uva e le strategie anti Covid. Senza dimenticare che il Piemonte anela a essere fornitore primario per i palati cinesi. Chissà che in valigia Icardi non avesse anche qualche buona bottiglia di Barolo, che per noi è il re dei vini. Il migliore degli ambasciatori. Il sospetto ci viene da un ragionamento: come è finito il titolare della delega alla Sanità a presenziare all’inaugurazione della fiera di vini e distillati di Fenyang in Cina? Forse che il vino fa buon sangue? ironizza qualcuno. In realtà pare che Icardi non sia mai davvero riuscito a tagliare il cordone ombelicale che lo lega all’associazione dei Comuni del Moscato d’Asti, di cui è stato per diversi anni presidente.

Intanto tra le opposizioni in consiglio regionale si maligna: «E Protopapa (assessore all’Agricoltura ndr) che fine ha fatto? È stato spodestato?». Niente del genere, ci assicurano. Pare che l’invito di Icardi derivi dal fatto che è stato lui ad accogliere la delegazione cinese nelle Langhe (ma guarda un po’ ) lo scorso luglio. «Peraltro l’assessore avrebbe dovuto andare in Cina già a Pasqua per impegni legati all’ambito sanitario» fanno sapere dal suo entourage, ma la missione all’epoca saltò all’ultimo momento per “ragioni logistiche”.


Viaggio e spese
Questa volta invece Icardi è partito. La domanda è chi ha pagato il conto? Ufficialmente sappiamo che la Regione ha sostenuto tutte le spese di viaggio. Niente Business Class. L’assessore ha volato in Economy (duemila euro a biglietto circa) a spese della Regione, insieme al suo staffista e alla sindaca di Barolo, Renata Bianco (il cui biglietto pare non fosse a carico dei conti pubblici). Una volta arrivati in terra straniera, il terzetto è stato accolto con tutti gli onori, ha soggiornato in hotel quattro stelle (da ultimo nella torre dello Shangri-la a Wenzhou) e anche tutti i voli interni e gli spostamenti in bus erano a carico del paese ospitante, come da protocollo. «Icardi è molto conosciuto in Cina, soprattutto qui a Wenzhou, per via dei numerosi incontri on line di questi anni» fanno sapere i suoi collaboratori.


Missione vino
Durante la prima tappa “vinicola del viaggio”, l'ex sindaco di Santo Stefano Belbo non ha mancato di elogiare la forza dell’agroalimentare piemontese, che conta 18 vini Docg, 41 vini Doc, 14 prodotti Dop, 9 prodotti Igp e 341 prodotti Pat, con oltre 54 mila imprese (di cui oltre 4.300 nel solo comparto del cibo e delle bevande), 111 mila addetti e più di 7 miliardi di euro di fatturato nell’ambito delle esportazioni. La missione è proseguita con una serie di visite ad ospedali e centri sanitari e si è conclusa a Wenzhou, con la consegna di un attestato di ringraziamento della Regione Piemonte alla comunità locale per l’aiuto offerto alla Sanità piemontese durante la pandemia.


Missione sanità
Su invito del sindaco Zhang Guangyong, Icardi ha visitato l’ospedale di Lvliang, la principale struttura sanitaria del capoluogo, che conta circa 4 milioni 300 mila abitanti. «L’ospedale di Lvliang è paragonabile per numero di posti letto al Parco della Salute di Torino, ma il rapporto con la struttura torinese rivela come l’alto grado di automazione dell’omologo cinese faccia la differenza sul piano dell’efficacia logistica e gestionale del complesso sanitario» ha commentato, lasciando intravedere possibili sinergie future.


La voglia di collaborare non manca di certo. Nonostante le barriere linguistiche difficili da superare. Pare infatti che i tre abbiano avuto non pochi problemi in terra cinese a destreggiarsi con la lingua e senza un interprete al seguito. «In pochissimi parlano inglese, anche negli hotel». Il rientro è previsto per oggi.

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