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LA POLITICA
02 Settembre 2023 - 21:35
Festa dell'Unità
Porte spalancate. La Festa del Pd in piazza d’Armi è iniziata sotto il segno della massima apertura. Nei confronti dei militanti del partito, in primo luogo. Verso gli alleati di coalizione poi. E infine, a favore di tutto quell’universo civico e di centrosinistra che i dem cercano di attrarre in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. «Vogliamo costruire un’alternativa al centrodestra con tutti coloro che ci stanno» batte il chiodo il segretario regionale del Pd, Domenico Rossi, da mesi impegnato in trattative più o meno riservate finalizzate a realizzare il sogno - difficile -del campo largo.
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«Il dovere dell’unità»
Tra balli e salamelle, la Festa dell’Unità di piazza d’Armi sarà anche l’occasione per tracciare il perimetro della coalizione di centrosinistra. «Incontreremo i rappresentanti delle altre forze politiche e civiche» ricorda Rossi e l’appuntamento è fissato per sabato 16 settembre, durante il dibattito dal titolo evocativo “Verso le elezioni regionali 2024”. «Nonostante sia un’epoca in cui prevalgono narcisismi abbiamo il dovere e la necessità di costruire le condizioni dell’unità» ribadisce il segretario. Ma al momento sembra predicare nel deserto. Nonostante le prime indiscrezioni parlassero della presenza dell’onorevole Chiara Appendino in occasione di un incontro sul salario minimo, i Cinque Stelle non parteciperanno ufficialmente all’evento. Anche la capogruppo dei pentastellati in regione Sarah Disbato sembra aver glissato in attesa di avviare le consultazioni interne al suo Movimento. «Per noi non è un no» tende ancora la mano Rossi. «È un “ni”. La risposta non è ancora definitiva e a settembre c’è ancora spazio e tempo per costruire una alleanza, se non si vuole regalare alla destra». Eppure il clima appare freddino.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA DELL'UNITA' DI TORINO
Al momento, solo Italia Viva, nella figura della senatrice Silvia Fregolent, renziana della prima ora, ha fatto sapere che prenderà parte al dibattito. Nessuna notizia (al momento) neppure da Azione.
Gli autocandidati
Mentre il perimetro della coalizione va via via definendosi, prosegue la corsa solitaria verso la candidatura del consigliere regionale Daniele Valle (Pd). Giunge verso la fine il suo tour in bicicletta per il Piemonte e ora Valle aspetta l’incoronazione del suo partito, che pure tarda a venire. «Non basta una bicicletta per fare un candidato» commenta il segretario provinciale Marcello Mazzù, che pure apprezza la disponibilità di Valle e l’attenzione che ha dimostrato nei confronti del territorio. «La disponibilità di Valle è preziosa» commenta anche Rossi e aggiunge sibillino: «Spero che la sua iniziativa acceleri alcuni processi».
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