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IL FATTO

Allarme antincendio al grattacielo, evacuati gli impiegati

Attorno alle 12.30 impiegati e lavoratori della Regione Piemonte sono stati invitati a lasciare l'edificio per un guasto all'impianto idraulico: «Avvisati a voce, siamo corsi per decine di piani a piedi per le scale perché gli ascensori erano presi d'assalto»

«C'è un problema all'antincendio, abbandonate il grattacielo»

I primi dipendenti lasciano il palazzo della Regione

«C'è un problema all'antincendio, abbandonate il grattacielo». Con questo avviso «dato a voce, nemmeno attraverso gli altoparlanti» centinaia di dipendenti della Regione sono stati «invitati a lasciare l'edificio» a quanto si apprende, per un guasto all'impianto antincendio. «Ci siamo precipitati in strada facendo di corsa decine di piani per le scale, siamo corsi per decine di piani a piedi per le scale perché gli ascensori erano presi d'assalto» raccontano alcuni dei lavoratori che, negli scorsi giorni, avevano denunciato infiltrazioni d'acqua negli uffici. «Trovandomi alla mia scrivania al grattacielo della Regione Piemonte ho assistito "in diretta" a come non si deve fare l’evacuazione di dipendenti e visitatori» aggiunge Giulio Manfredi dell'Associazione Radicale "Adelaide Aglietta" e componente di giunta dei Radicali Italiani. «Questo accade nel grattacielo in cui sono stati affidati solo agli inizi di settembre i controlli sulla potabilità dell’acqua - senza che nei bagni vi sia alcun cartello informativo, né sulla pagina web istituzionale -. Qui, inoltre, dodici ascensori sono omologati per sedici persone ma si entra a malapena in dieci e non esiste una funzione sui display per indicare in quanti si sale».

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere del Pd, Daniele Valle. «Per il grattacielo della Regione Piemonte non c’è pace. Questa mattina è stato sgomberato senza che nessuno abbia spiegato il perché, lasciando i dipendenti nel caos, dando la notizia con il passaparola. Pare si tratti di un guasto all'impianto antincendio che abbia portato a dover evacuare tutto l’edificio. L’ennesimo segnale che dimostra come la sede regionale sia un’incompiuta, con troppe criticità e disservizi. Ma cosa deve succedere ancora perché Cirio e Tronzano ammettano che non è vero che tutto va bene e rispondano alle tante questioni sollevate dalle opposizioni come dai sindacati?».

 

Immediata la replica della Regione Piemonte. «Il grattacielo ha un sofisticato sistema quotidiano di verifica e controllo di tutta la impiantistica. Essendo emersa la necessità di un intervento, a scopo meramente precauzionale e nel rispetto delle normative di sicurezza previste per questo tipo di edifici è stato chiesto ai dipendenti di non rientrare dalla pausa pranzo. Per quanto attiene alla comunicazione, l’avviso è stato comunicato sulla pagina Intranet dell’ente e, dal momento che si era già in una fascia oraria coincidente con la pausa pranzo, parallelamente i direttori hanno informato i propri settori, per la massima e capillare informazione» commenta l'assessore al Personale, Andrea Tronzano. «A chi cerca ogni occasione per fare polemica, e creare allarmismo tra i dipendenti, vorrei ricordare che questo grattacielo è rimasto incompiuto per tutti gli anni di governo del centrosinistra ed è stata questa amministrazione a concludere i lavori e trasferire i dipendenti. La loro sicurezza è la priorità della Regione come dimostrano i quotidiani controlli sugli impianti e i tempestivi interventi di manutenzione che vengono effettuati se si riscontrano delle anomalie, svolti sempre in totale e precauzionale sicurezza per i dipendenti». L’intervento richiesto per sostituire una valvola del sistema antincendio per Tronzano non è che «la dimostrazione che i controlli sono puntuali e funzionano. In tutti gli edifici si possono verificare delle anomalie, tanto più in un grattacielo di 43 piani. La differenza la fa la tempestività che qui è garantita, come dimostra l’intervento di oggi».

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All'attacco anche la consigliera di Unione Popolare Piemonte, Francesca Frediani. «Ennesimo imprevisto per i lavoratori della Regione, evacuati senza spiegazioni verso ora di pranzo, con la raccomandazione di non rientrare. Dal giorno dell'inaugurazione sono già stati numerosi i problemi e i disservizi segnalati dai lavoratori e dai sindacati. Una lunga storia travagliata, che non ha sicuramente lasciato indenne anche la precedente amministrazione e che, ancora oggi, segna la quotidianità di questa gigantesca costruzione di cui avremmo volentieri fatto a meno, nel cielo di Torino. Auspichiamo che si faccia chiarezza, in modo formale, su quanto accaduto oggi. Non possiamo lasciare i lavoratori nel dubbio quando si parla della loro sicurezza».

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